Taranto, stangata dopo il sogno. Ora è tempo di riflessioni

Il giudice sportivo ha inflitto al club 15mila euro di multa e l’obbligo di disputare due gare casalinghe a porte chiuse

Taranto, stangata dopo il sogno. Ora è tempo di riflessioni
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Lunedì 20 Maggio 2024, 07:25

TARANTO Il Taranto paga a carissimo prezzo le intemperanze di una parte della tifoseria presente a Vicenza: quindicimila euro di ammenda e prime due gare casalinghe del prossimo campionato da disputare a porte chiuse. Una vera e propria tegola. La squadra, intanto, è scesa dalla giostra dei sogni. Si è interrotta a Vicenza la grande suggestione chiamata Serie B: tanto rammarico per la tifoseria rossoblù, ma anche per le singole componenti tecniche. Capuano, nella sala stampa del Menti, ha interloquito con i giornalisti presenti con voce tremante e occhi lucidi: scaramanzia a parte, il capopopolo tarantino credeva fortemente nell’impresa. Hanno pesato – alla fine dei conti – quei quattro punti sottratti dal TFN lo scorso 7 marzo: la squadra, in molti dei suoi interpreti, necessitava di rifiatare prima di gettarsi a capofitto negli spareggi; invece, pur avendo conquistato sul campo il diritto a scendere in campo dalla seconda fase nazionale (da domani), il cammino del Taranto è iniziato già il 7 maggio, tant’è che in undici giorni i rossoblù sono stati costretti ad affrontare, nell’ordine, Latina, Picerno e due volte il Vicenza. In soldoni: 360 minuti – più annessi recuperi – nelle gambe. Squadra a corto d’ossigeno, volenterosa sì ma anche compassata: eliminazione che fa male, ma da sempre nell’aria nella doppia sfida contro il Lanerossi.

E ora? S’interrogano tutti sul futuro del Taranto. Anzi, il quesito più gettonato è: «Capuano resta o va via?». Il tecnico ha dribblato ogni domanda relativa alle sue prossime mosse, ma a rigor di logica una risposta esisterebbe già. Esattamente un anno fa, sottoscrisse col club di Giove un triennale volto a riportare il Taranto in B nell’arco, appunto, di un triennio. L’asticella, però, si è alzata strada facendo: i rossoblù, a un terzo del percorso, hanno centrato il secondo posto (sul campo) e, se le basi del progetto stesso sono ancora valide, già dalla stagione 2024/25 l’obiettivo dovrebbe essere il salto di categoria. Da qui i dubbi, legittimi, sulla posizione del tecnico: accetterebbe mai di guidare ancora il Taranto senza che, nell’eventualità di un ridimensionamento, vi siano obiettivi di spessore da perseguire? Capuano, burocraticamente, ha altri due anni di contratto da onorare, ma la sua permanenza in panchina è una possibilità tutt’altro che certa. Anche perché i matrimoni si fanno in due e va compreso anche se sussiste la volontà del club di proseguire con lo stesso allenatore (al timone da settembre 2022).

In attesa che tra le parti vi sia un confronto (Capuano ha chiesto qualche giorno per staccare la spina), bisogna considerare anche l’intoppo strutturale che, da mesi, rende inquieto l’ambiente: lo Iacovone, per le prossime due stagioni, non sarà usufruibile. Per il Taranto, quindi, spazio (suo malgrado) a un biennio costantemente in trasferta. Sì, ma dove? Entro il 4 giugno (tra poco più di due settimane), le società sono tenute a depositare, presso la Commissione criteri infrastrutturali e sportivi-organizzativi, la documentazione comprovante il contratto, la convenzione d’uso o un documento equivalente relativo all’impianto sportivo abituale che si intende utilizzare; oppure, in alternativa, un’istanza per ottenere la deroga a svolgere l’attività per la stagione sportiva 2024/2025 in un impianto sportivo alternativo. Nel caso di società di Serie C, l’impianto alternativo dovrà essere ubicato nella regione del Comune in cui ha sede la società (in Puglia) o nella regione confinante con la regione in cui ha sede la società (Molise, Basilicata o Campania). Dettagli burocratici dei quali tenere conto e che rendono ancora più complicata quella che a oggi, già di per sé, è una corsa contro il tempo per evitare problematiche future. In sintesi: a Vicenza è terminato un sogno, ma oggi ha già preso il via una settimana di fuoco nonostante il calcio giocato sia andato in archivio. Probabilmente in anticipo rispetto a quelli che erano i programmi, ma così è. Intanto, nella giornata di ieri, si sono tenuti i sorteggi della Final eight playoff: il Vicenza, che ha eliminato il Taranto, se la vedrà con il Padova.

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