«Taranto in serie B? Sarebbe l’apoteosi»

Rossoblù ai playoff matematicamente, il tecnico Capuano: «Si vive di sogni, ti danno la forza di migliorare e fare di più»

«Taranto in serie B? Sarebbe l’apoteosi»
3 Minuti di Lettura
Lunedì 8 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:41

Altra mossa “alla Capuano” e il Taranto, con tre turni d’anticipo, si garantisce l’aritmetica certezza dei playoff, anche col groppone del -4 in classifica che, però, il prossimo 18 aprile potrebbe pure dimezzarsi. Segno del destino o semplice casualità, non importa, ma i rossoblù hanno superato il Potenza facendo leva sulla catena di sinistra, la stessa precipitata nell’emergenza prima della sfida contro i lucani. Sabato pomeriggio, infatti, erano assenti sia Ferrara – il cui infortunio lo tiene ai box da oltre un mese – che Panico, ex di turno, squalificato per una giornata (somma di ammonizioni). Ad alimentare l’emergenza anche il forfait di Luciani, regolarmente presente nella lista dei convocati, ma neppure in panchina per un problema di natura fisica. Ed ecco, quindi, la genialità di Capuano: Valietti – un terzino destro – dirottato a sinistra sulla linea di centrocampo. Una novità assoluta che ha mandato letteralmente in tilt il Potenza e, più nello specifico, il malcapitato Hadziosmanovic per il quale il numero 24 è stato letteralmente imprendibile. Un gol, il primo con la maglia rossoblù (con la “partecipazione” di Alastra, sorpreso dalla traiettoria assunta dal pallone) e anche un assist (il secondo dopo quello illuminante per Kanoute a Crotone), nel finale, per Bifulco che, smarcato proprio da un’invenzione di Valietti, ha depositato la sfera in rete. «L’ho preso a gennaio – ha rimarcato Capuano – perché so quello che questo ragazzo può darmi. In settimana (scorsa, ndc) sono stato un martello nei suoi confronti e i risultati credo che si siano visti. Ma mi aspetto ancora tanto da lui, non ha fatto ancora niente». 

Di proprietà del Genoa, Valietti – a Taranto a titolo temporaneo fino al termine della stagione – non ha nascosto l’emozione per aver realizzato la sua prima marcatura con i colori rossoblù. «E in più sotto la Curva Nord – rivendica orgoglioso – è stata un’emozione straordinaria, quando ho visto la palla entrare in rete sono letteralmente impazzito di gioia. Ma sono davvero contento per la vittoria del Taranto perché, dopo Caserta, c’era tanto rammarico». Valietti non si nasconde e afferma: «Ma sbaglio ancora tanto e il mister ha ragione: ho ancora tanti margini di miglioramento». Valietti, scuola Inter, da terzino destro a esterno alto di centrocampo sulla sinistra: «Sì, ho svolto un ruolo inedito per me e di questo devo ringraziare Capuano: quando mi ha contattato a gennaio non vedevo l’ora che l’affare andasse in porto. Sono davvero contento di aver scelto questa destinazione e non voglio fermarmi». Gli scenari, almeno sul fronte calcio giocato, sono più rassicuranti. Il Taranto – con il successo sul Potenza, ma in generale dopo la prestazione sfoderata – sembra aver messo in archivio un mese di marzo, per certi versi, terribile visto le due sconfitte negli scontri diretti contro Juve Stabia e Casertana e i quattro punti sottratti dalla Giustizia Sportiva per illecito amministrativo. La squadra è certa di partecipare agli spareggi, ma rimane da definire la posizione: quasi certamente, però, il primo turno preliminare – sempre che i rossoblù non arrivino quarti – avrà luogo allo Iacovone.

Capuano sorride, sa che aver totalizzato 60 punti (sul campo) è un risultato straordinario e non si pone limiti svelando quello che è il suo sogno (non tanto nel cassetto): «Si vive di sogni perché ti danno la forza di migliorarti e di fare molto di più. Se dovessi portare il Taranto in Serie B sarebbe, per me, l’apoteosi più totale». A oggi suggestione, ma questa squadra non è mai stata inferiore a nessuno. E gli spareggi, è risaputo, sono una piacevole quanto entusiasmante lotteria dove tutto può succedere. Basti pensare al Lecco in B e al Foggia in finale playoff: scenario che l’anno scorso, di questi tempi, nessuno mai avrebbe immaginato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA