Taranto calcio, cambia tutto. Striscioni e polemiche

Mentre il club attende le motivazioni della penalizzazione di 4 punti per presentare ricorso, in città spuntano scritte contro la società e l’amministrazione comunale

foto Studio Ingenito
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di Mimmo CARRIERI
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Sabato 9 Marzo 2024, 05:00

Cambio di stato d’animo in meno di 48 ore. Il Taranto si ritrova in un brevissimo lasso di tempo dal terzo posto a 53 punti e con la prospettiva play-off da disputare tra le migliori posizioni di classifica al -4 di penalizzazione che cambia lo scenario, ambientale e forse anche tecnico. 

PENALITÀ E RICORSO

L’avvocato Chiacchio sta preparando la difesa da presentare al ricorso che il club di Massimo Giove ha preannunciato. Ad Antenna Sud il legale è stato chiaro: «Il 18 dicembre la società tra trasmesso gli F24, ma per problemi informatici l’Agenzia delle Entrate non li ha riconosciuti, o meglio ne sono risultati alcuni ed altri no. In base a ciò la Procura ha stabilito la penalizzazione di 4 punti (2 era la richiesta dell’accusa, ndc). Ci sono altre incombenze insolute? «Alla data del 16 febbraio alla Covisoc tutte le pendenze del Taranto sono risultate adempiute, quindi al momento la società è perfettamente in regola». Adesso si aspettano le motivazioni della sentenza, che saranno lo spunto per la linea difensiva rossoblù che punta al minimo alla riduzione della sanzione. In assenza di motivazioni, secondo alcune ricostruzioni, si tratterebbe di una rata di contributi ed una risalente da una antecedente rateizzazione proprio con l’Agenzia delle Entrate. Insomma dalla società tarantina si ostenta fiducia, tuttavia la situazione andrà monitorata con attenzione. 

AMBIENTE INFUOCATO

Come ovvio, in questi casi, la penalizzazione in classifica ha rimesso in moto la polemica tra i tifosi nei confronti della società. Proprio ieri, in città, sono spuntati un paio di striscioni: uno nei confronti dell’amministrazione comunale, in riferimento alla questione stadio, sottolineando che durante i lavori il Taranto dovrà giocare in casa propria; un altro striscione ha puntato il dito nei riguardi della società, definendola inadempiente. E così impazzano i dibattiti, specie sui social, sulla necessità che Giove venda il club. Il timore che si possa trattare solo dell’inizio di una escalation di problemi economici è molto alto in seno alla tifoseria ed i fatti di campo sono decisamente passati in secondo piano. Il tutto acuito dalla polemica che già preesisteva sui lavori occorrenti allo “Iacovone” per rifarsi il look in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2026. I più pessimisti vedono un futuro a breve termine da brividi: società in difficoltà finanziarie e senza stadio. Con lo spettro del Taranto di D’Addario che 12 anni fa vinse sul campo il torneo di Lega Pro, salvo arrendersi alle penalizzazioni e poi alla radiazione in estate. Secondo altri, gli ottimisti, si tratta invece di un incidente di percorso di carattere puramente formale e che la stagione resta ancora tutta da giocare e da “sognare”. 

EFFETTI SULLA SQUADRA?

Viene da chiedersi, adesso, quanto questa penalizzazione in classifica possa incidere sull’umore del gruppo e sulla corsa ai primi posti in chiave play-off. Capuano ha attraversato, nella sua carriera, mari decisamente più tempestosi di quelli attuali. Per questo cercherà di isolare i suoi uomini dalle paure alla vigilia del match di lunedì con la capolista Juve Stabia, gara che si giocherà a porte chiuse per decisione delle autorità campane. Tra gli ionici non ci saranno squalificati. Da verificare le condizioni degli acciaccati Mastromonaco e Ferrara, che hanno saltato l’ultimo impegno con la Virtus Francavilla.

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