Sassi contro le auto e aggressioni: baby gang, terrore a Bari Vecchia

Sassi contro le auto e aggressioni: baby gang, terrore a Bari Vecchia
di Elga MONTANI
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Giovedì 20 Ottobre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:13

Difficile ancora definirla “baby gang”, ma il gruppo di ragazzini che ogni sera, o quasi, nella zona del Castello Svevo, a Bari, si rende responsabile di una serie di atti vandalici sembra essere sulla “buona strada” per diventarlo. Stando alla denuncia del Comitato Parco del Castello di Bari relativa alle scritte sulle mura della struttura, non si tratterebbe solo di questo, ma sarebbero diversi i tipi di atti vandalici che ogni sera coinvolgono il gruppo. E a volte hanno come obiettivo/vittime anche le auto in transito nella zona.

La denuncia del comitato di quartiere

«Si tratta di un gruppo variabile da 5 a 10-15 ragazzini e ragazzine - spiega il presidente del Comitato, Andrea Guarnieri – di età stimata intorno ai 10-12 anni che la sera ne combina di tutti i colori.

Gli episodi vanno dal prendere a calci gli specchietti delle auto parcheggiate lato castello, a rovesciare cestini e monopattini, dal saltare da un’auto all’altra sul tetto delle stesse fino al prendere a sassate le auto in transito sul lungomare usando le pietre che si sono staccate dalla parete del castello, nella zona dove c’è una recinzione a protezione. Qualcuno ha anche provato a riprenderli, e come si dice a Bari “ha preso anche il resto”». La situazione per chi abita in zona sta diventando sempre più complicata ed è difficile anche capire cosa poter fare per risolvere la questione, considerando che comunque si tratta di minori. Ma i cittadini sembrano davvero essere arrivati al limite.

I residenti

«In diverse occasioni abbiamo contattato tutte le forze dell’ordine, dalla polizia locale ai carabinieri, fino alla polizia di Stato - aggiunge Guarnieri - ognuno in qualche modo scaricava la responsabilità sull’altro, dicendo di chiamare qualcun altro. È venuta una pattuglia dei carabinieri qualche sera fa, ma ci è stato detto che dobbiamo fare un esposto, altrimenti più di prendere nota della segnalazione non possono fare». I cittadini sono esasperati e chiedono una soluzione a chi di competenza. «Qui non passa mai nessuno – sottolinea il presidente del Comitato - non vediamo mai un agente della polizia locale in questa zona, se non per fare multe alle auto parcheggiate che secondo loro non hanno titolo per farlo. Sarebbe fondamentale, invece, una presenza costante, non chiediamo certo un presidio fisso». Da quanto emerge, sembra che il gruppo di giovani in questione sia fatto di ragazzi e ragazze che vivono nella zona, e quindi diventa anche più complesso evitare che si riuniscano proprio nella zona del Castello Svevo. «Sono sempre gli stessi, anche se non sono sempre dello stesso numero – rimarca Guarnieri - noi riteniamo che l’unica soluzione sia quella appunto di una presenza costante, che possa fungere in qualche modo da deterrente all’agire in un determinato modo. La presenza sarebbe importante, e sarebbe facile anche organizzarla considerando che questi episodi si verificano sempre nella stessa fascia oraria serale. Essendo tutti minorenni, quasi sicuramente, ed essendo in gruppo, comprendiamo che è complicato anche per le forze dell’ordine, ma qualcosa va fatto».

La sorveglianza

Ciò che stupisce, è che la presenza delle telecamere non sembra sortire alcun effetto su questi ragazzi. E allo stesso tempo sembra assurdo il fatto che, nonostante appunto la presenza di questi occhi elettronici, almeno tre dei quali installati da poco a sorvegliare proprio il castello, non si riesca a individuare almeno chi si è reso colpevole dello sfregio al monumento storico cittadino, non solo qualche sera fa, dato che non è certo il primo episodio di questo tipo. «Penso che qualcosa con i filmati che hanno ripreso queste telecamere si potrebbe fare – conclude Andrea Guarnieri -. Sembra davvero assurdo che in una situazione del genere non si possa fare nulla». L’appello è a tutte le istituzioni, affinché intervengano prima che la situazione diventi ancora più insostenibile. D’altronde, come sottolineato, non è il primo atto vandalico documentato nella zona, e i cittadini chiedono a gran voce che si corra ai ripari quanto prima.

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