Anziani nel mirino delle baby gang, la denuncia della Cgil. E la nonnina gli lancia un vaso contro

Anziani nel mirino delle baby gang, la denuncia della Cgil. E la nonnina gli lancia un vaso contro
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Venerdì 22 Settembre 2023, 06:47 - Ultimo aggiornamento: 10:12

La nonnina esasperata questa volta ha deciso di reagire. E all’ennesima aggressione della baby gang è salita a casa e ha lanciato un vaso dal balcone della sua casa di Taranto. Quel proiettile fortunatamente è caduto sul selciato senza colpire alcun bersaglio. Ma l’episodio dà il senso della rabbia di cui sono prigionieri alcuni anziani, presi mira da bande di minorenni, anche troppo disinvolte. L’episodio del vaso arriva dal rione Tamburi ed è stato denunciato dalla Cgil che in una nota parla senza mezzi termini di «fenomeno delle baby gang in costante escalation».

Le aggressioni

Le vittime troppo spesso sono anziani soli e quindi prede sin troppo facili.

La reazione sbagliata dell’anziana avvenuta due giorni fa è la spia di una malessere che vede in difficoltà proprio i più deboli. Dal sindacato parlano di tante segnalazioni. Anziani che vengono insultati, spintonati e non di rado derubati. Alcune volte gruppi di ragazzini fermano in strada e circondano i vecchietti. Infilano le mani nelle tasche dei malcapitati per rubare anche pochi spiccioli. A volte il bottino è la spesa che gli sfortunati anziani stanno portando a casa. E stando a quanto si apprende le denunce al sindacato arrivato da ogni parte della città, ma anche da cittadine della provincia.

Il sindacato

«La vicenda del rione Tamburi - dicono dal sindacato - poteva finire in tragedia. Serve un immediato lavoro di coordinamento istituzionale e di tutte le agenzie sociali del territorio perché anziani e giovani sono a rischio».Il grido d’allarme arriva dal segretario generale dello Spi Cgil jonico, Paolo Peluso, che in questi giorni ha raccolto le denunce di tutti i presidi jonici del sindacato dei pensionati. «Ai Tamburi la questione è esplosiva - spiega Peluso - ma dobbiamo evitare di farne un caso di quartiere o di un certo tipo di estrazione sociale. I ragazzi della città stanno vivendo una condizione di grave disagio e il fenomeno non riguarda solo situazioni di marginalità o di affinità con ambienti malavitosi, ma anche ragazzi figli della cosiddetta borghesia che non hanno obiettivi economici ma solo di violenza estemporanea: bullismo e percosse». L’altro giorno nel corso di un incontro proprio lo Spi Cgil ha evidenziato il problema all’assessore ai servizi sociali Gabriella Ficocelli. «Non abbiamo statistiche giudiziarie perché spesso gli stessi anziani hanno paura di denunciare questi atti di violenza - conclude Peluso - ma è evidente che c’è più di qualcosa che non va»

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