Hotel 5 stelle alle Stimmatine: in bilico il progetto da 15 mln. Ecco perché

Hotel 5 stelle alle Stimmatine: in bilico il progetto da 15 mln. Ecco perché
di Pierpaolo SPADA
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Martedì 18 Luglio 2023, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 14:17

Più che un sogno, per Luxury Class srl il progetto di realizzare un hotel di lusso nell’ex istituto delle Suore Stimmatine di Lecce sta diventando un incubo. A distanza di 7 anni dalla perdita del primo milionario finanziamento regionale, la società salentina rischia oggi lo stesso epilogo. Con ripercussioni che potrebbero impattare anche sulle casse del Comune. Che, però, rassicura. 

La Regione: manca il parere


Burocrazia? La sezione Paesaggio dell’omonimo dipartimento della Regione Puglia non ha ancora rilasciato il parere di compatibilità paesaggistica e, conseguentemente, il Comune non può rilasciare il permesso di costruire, che - pena la revoca del decreto di ammissibilità a finanziamento emanato da PugliaSviluppo il 4 ottobre - la società di Marino Congedo deve esibire inderogabilmente entro il 30 agosto, termine ultimo concesso per effetto della ottenuta proroga di tre mesi richiesta all’agenzia regionale. In ballo c’è un investimento di 15,1 milioni di euro e agevolazioni per 6,8 previste dal Pia Turismo. Ma, come spiega - interpellata - la società salentina: «Se l’intervento salta di nuovo, anche il Comune perderà contributi per 1 milione 780mila euro, relativi a oneri di urbanizzazione, costo di costruzione, monetizzazione dei parcheggi, cambio di destinazione e non solo».

Si realizzerebbe così il, cosiddetto, “effetto domino”, che vanificherebbe pure la ricaduta sociale dell’investimento, quantificabile nei 21 posti di lavoro che la struttura ricettiva offrirebbe. 

L'iter autorizzativo


Fino a dicembre era filato tutto liscio. L’avvio dell’iter risale al novembre 2017 quando Luxury chiese la convocazione della Conferenza dei servizi, poi indetta ad aprile 2018, anno in cui (dopo quello del 2016) la Soprintendenza rilasciò parere favorevole con prescrizioni (sull’immobile grava il decreto di vincolo storico), il Comune di Lecce escluse l’intervento dalla Valutazione ambientale strategica (Vas) e la Regione rilasciò parere di compatibilità sismica. All’esito della Cds, nel giugno 2021 la Regione invitava la società a valutare l’opportunità di avviare il procedimento di variante ordinaria. E a luglio Luxury procedeva in tal senso. Il 4 ottobre 2022 PugliaSviluppo dichiarava ammissibile il progetto e il 29 dicembre 2022 il Consiglio comunale deliberava l’adozione della variante. 


Ma qui qualcosa s’inceppa. E ad aprile 2023 Luxury Class è costretta a chiedere una proroga, anche per effetto di un’integrazione richiesta dalla Regione. Si attiva anche il Comune che, 11 giorni fa (il 7), per mano del dirigente del settore Pianificazione e sviluppo del territorio ha chiesto al settore Paesaggio della Regione l’acquisizione del parere di compatibilità paesaggistica. La società di Congedo è proprietaria dell’immobile sito in via Trinchese 21 dal 2014 ed è la stessa che sta costruendo un residence di lusso nell’ex cinema Santalucia, anch’esso agevolato dalla Regione. Il progetto nell’ex Stimmatine prevede un giardino di 460 mq, 20 suite per 40 posti letto su due livelli, un lounge bar con affaccio e dehor in via Cavallotti, un ristorante con ingresso da via Trinchese e una boutique. Tre i piani interrati: al primo un centro benessere/spa e un wine bar e al secondo e terzo un parcheggio da 50 posti auto modello “Shuttle Park T”. Sul terrazzo, infine, un roof top con piscina, giardino pensile, solarium e cocktail bar. In occasione della prima istanza, fu l’assessorato regionale all’Urbanistica a opporsi.

E l’investimento saltò nonostante il pronunciamento del Tar Lecce, che sentenziò: «La Conferenza dei servizi non può rigettare la procedura semplificata sul solo presupposto della presenza di aree nello strumento urbanistico, senza valutare se la mancata urbanizzazione incida o meno, rendendole sufficienti o insufficienti. Se così procede il provvedimento è illegittimo per la mancata valutazione di tale presupposto richiesto dalla legge». 
I timori tornano, ma prevale l’ottimismo. Da Regione e Comune giungono rassicurazioni all’impresa, in quanto si è ampiamente fiduciosi che la procedura sarà terminata nei tempi necessari per non perdere il finanziamento. E Luxury le accoglie con fiducia: «Il 30 agosto è il termine perentorio e, per noi, è l’ultima spiaggia».
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