Brindisi e le pale eoliche a Sant’Apollinare: un socio al fianco di Act Blade

Brindisi e le pale eoliche a Sant’Apollinare: un socio al fianco di Act Blade
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Martedì 25 Ottobre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:23

Investitori al fianco di Act Blade: si rafforza sul piano finanziario il progetto dello stabilimento per la produzione di pale eoliche destinato a prendere forma a Sant’Apollinare. Mentre prosegue, infatti, la mediazione sulla collocazione del nuovo impianto e in attesa delle determinazioni che saranno assunte in sede ministeriale, Orienta Capital Partners, società specializzata in investimenti in Pmi (piccole e medie imprese) dall’elevato potenziale di crescita, ha annunciato una nuova operazione che la porta a investire in Act Blade, la realtà scozzese – già presente anche in Italia – che ha sviluppato un’innovativa pala ecosostenibile per turbine eoliche realizzata con una struttura interna in materiale composito, e completamente rivestita in tessuto. Orienta investe nelle pale eoliche di Act Blade attraverso il suo progetto “Fa R Evolution”, focalizzato sul futuro e costruito su quattro pilastri: innovazione, tecnologia, ecosostenibilità e transizione digitale.

Le pale innovative

Attraverso questo investimento, Act Blade sta programmando, appunto, di realizzare in Italia, presso il porto di Brindisi, lo stabilimento per l’industrializzazione delle innovative pale.
La realtà di Act Blade viaggia proprio nella stessa direzione del progetto Fa R Evolution: le sue pale modulari, infatti, sono costituite da una struttura snella in composito e rivestite da un tessuto altamente ingegnerizzato. Esse rendono perciò possibile - a parità di peso rispetto a quelle convenzionali - la costruzione di pale più lunghe, e quindi in grado generare più energia. Nello specifico, le pale di Act Blade possono essere fino al 32% più leggere, produrre il 9% in più di energia, e quindi ridurre il costo di produzione dell’energia eolica fino al 7%.

Le pale non saranno solo prodotte con costi complessivi inferiori, ma anche con processi più ecosostenibili rispetto agli attuali metodi utilizzati; e saranno completamente riciclabili, innescando un virtuoso processo di economia circolare.


«L’investimento in Act Blade – dichiara Augusto Balestra, socio fondatore di Orienta Capital Partners, - rappresenta una tappa importante di Fa R Evolution, perché ci dà modo di collaborare con una realtà che coniuga ecosostenibilità, innovazione e tecnologia, con una grande creatività e competenza a fare da collanti. È proprio questo lo spirito che ricerchiamo con il nostro progetto Fa R Evolution. Siamo, pertanto, molto felici di portare il nostro contributo a questa società che vanta già diversi riconoscimenti internazionali e collaborazioni con player di primissimo piano. L’obiettivo è supportare Act Blade nel processo di crescita, in particolare nell’industrializzazione e commercializzazione di queste straordinarie pale eoliche».
Soddisfazione e ottimismo, rispetto all’iter in corso, anche Sabrina Malpede, cofondatrice e Ceo di Act Blade: «Questo investimento, che ci consentirà di avviare l’industrializzazione delle nostre innovative pale Act, producendo quindi ancora più energia, ancora più pulita. Inoltre, potremo dare vita a un processo virtuoso di economia circolare: le pale saranno infatti completamente riciclabili. Per di più, abbiamo scelto di insediarci in Italia: costruiremo, infatti, lo stabilimento produttivo nel porto di Brindisi – al centro del Mediterraneo. Insieme alle istituzioni stiamo mettendo a punto i dettagli di questo progetto che porterà lavoro e ricchezza al territorio». Parole, quelle del Ceo di Act Blade, che pur non aggiungendo altro rispetto alle interlocuzioni in atto con le istituzioni locali (Autorità Portuale e Comune) e con il ministero, lasciando comprendere come il progetto sia ormai in dirittura d’arrivo. Del resto, il nuovo Piano regolare del porto, recentemente adottato dal comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, ha sciolto anche i nodi tecnici relativi all’utilizzo della banchina di Sant’Apollinare (denominata “sub ambito di Sant’Apollinare”, all’interno dell’ambito “Montecatini”), chiarendo come sia prevista non solo la presenza di passeggeri ma anche di merci. Così, dopo l’accordo informale raggiunto col Comune per una concessione di Sant’Apollinare più breve rispetto ai 7 anni inizialmente richiesti, si attende solo la formalizzazione di fronte al ministero del Sud.

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