Le imprese e i ricordi. Tutti gli uomini della A. Ecco chi sono

Le imprese e i ricordi. Tutti gli uomini della A. Ecco chi sono
di Tonio DE GIORGI
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Domenica 8 Maggio 2022, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 19:14

La cavalcata di Lucioni e compagni probabilmente è stata la più difficile di tutte perché la più combattuta per numero di pretendenti alla promozione diretta nell’Olimpo del calcio italiano. La prima impresa risale a 37 anni fa ma rimane sempre viva nei ricordi dei tanti tifosi che l’hanno vissuta e che oggi la raccontano a figli e nipoti.

La prima volta in A

Quella del 16 giugno 1985 resta la più bella perché “la prima”. Il tecnico Eugenio Fascetti guidò la formazione leccese alla conquista della vetta classifica e chiuse il campionato al primo posto, con 50 punti (allora per la vittoria venivano assegnati due punti), a pari merito con il Pisa. Negli almanacchi il Pisa risulta primo ma, allora, la classifica avulsa non era ancora utilizzata dalla Figc. In quel Lecce del presidente Iurlano e del direttore sportivo Cataldo brillò la stella di Albertino Di Chiara (in gol nella decisiva partita di Monza, 1-1 il risultato finale), fratello di Stefano, anche lui in rosa. Una rarità: due fratelli nella stessa squadra.

La seconda promozione


La seconda promozione arriva il 19 giugno 1988 con Carletto Mazzone in panchina. Una squadra con una forte identità territoriale vista la presenza in organico di prodotti del vivaio giallorosso come Conte, Garzya, Miggiano, Monaco, Moriero, Levanto e Petrachi. La squadra giallorossa chiuse al secondo posto, con due punti in meno del Bologna. Negli anni Novanta la prima festa per una promozione in A arriva il 13 giugno 1993. Il condottiero era Bruno Bolchi, detto “Maciste”, ex Bari. Una squadra partita certamente non con il favore dei pronostici ma diventata un pericolo per tutte in corso d’opera. Intorno ai vari Gatta, Benedetti, Biondo, Ceramicola, Baldieri, Ferri, Melchiori, Notaristefano ci sono giovani promettenti come Altobelli, Olive, Grossi, Orlandini, Maini, Rizzolo, Scarchilli. A fine stagione la squadra leccese è quarta. Posizione che vale un posto per volare in Serie A.

Un volo da sogno: Lecce, è solo l'inizio
La quarta promozione arriva nella stagione 1996-1997. L’era Semeraro è agli inizi, ma si scrivono già pagine di storia importanti. Così dopo il ritorno in B, la squadra allenata da Gianpiero Ventura il 15 giugno 1997 fa festa per il secondo anno consecutivo, questa volta per la Serie A. Chiude al terzo posto, con un punto di vantaggio sul Bari. È il Lecce della coppia gol Francioso-Palmieri. La quinta promozione è datata 13 giugno 1999. La formazione leccese, allenata da Nedo Sonetti, sbarca in A vincendo 2-1 al Bentegodi di Verona contro il Chievo. Nella rosa giallorossa, tra gli altri, Lorieri, Sesa e anche il Principe Giuseppe Giannini, ex capitano della Roma. Suo il primo gol, realizzato su calcio di rigore, che apre le porte del paradiso del calcio italiano.

Sticchi Damiani, il presidente che ce l’ha fatta un’altra volta

Negli anni Duemila il Lecce sbarca per la sesta volta in Serie A nella stagione 2002-2003. Il 7 giugno 2003 la truppa allenata da Delio Rossi batte 3-0 al Via del Mare il Palermo e conquista la promozione. 
Si giunge alla settima cavalcata in Serie A, stagione 2007-2008. Il Lecce allenato da Giuseppe Papadopulo è protagonista di un campionato avvincente, conquista 83 punti ma non bastano per andare direttamente in serie A. Ci riesce ai play off superando nella doppia finale l’AlbinoLeffe con festa datata 15 giugno 2008. Dodici anni fa, nel 2010, l’ottava promozione. Il Lecce di Gigi De Canio chiude al primo posto, in solitudine. Mai successo prima. La nona fino a pochi giorni fa ultima promozione in Serie A risale a tre anni fa, all’11 maggio 2019. Il Lecce di Fabio Liverani eguaglia il record di Ventura e dopo aver vinto il campionato di serie C concede il bis vincendo pure quello di serie B. Sono i primi successi della gestione di Saverio Sticchi Damiani.
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