Edilizia, materiali introvabili. L'allarme dei costruttori: «Senza aiuti a rischio anche il Pnrr». E Confindustria incalza: «Va riscritto»

Edilizia, materiali introvabili. L'allarme dei costruttori: «Senza aiuti a rischio anche il Pnrr». E Confindustria incalza: «Va riscritto»
di Mauro BORTONE
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Venerdì 11 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 22:00

Prezzi schizzati alle stelle e materiali di costruzione ormai introvabili: a rischio fallimento il Piano nazionale di ripresa e resilienza e l’ombra del tracollo per il settore edilizia in Puglia. È il grido d’allarme lanciato dal presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), Gabriele Buia, che chiede al governo «misure urgenti o i cantieri del Pnrr si fermeranno». A livello nazionale, infatti, i costruttori stanno facendo i conti coi maggiori costi sostenuti dalle imprese. L’esigenza è quella di calmierare i prezzi dinanzi alla carenza di materie prime, che ha mandato fuori controllo i mercati, da Nord a Sud, influenzando negativamente, in particolare, il comparto del mattone. 

Ance, Buia: «Misure urgenti o i cantieri Pnrr si fermeranno»

Per Buia, «le misure varate finora non possono in alcun modo arginare» l’emergenza in corso, visto che risulterebbero praticamente irreperibili, se non a costi insostenibili, materiali come bitume, acciaio e alluminio e tanti altri ancora.

A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico rialzo di gas e carburante, che sta mettendo in ulteriore difficoltà il trasporto dei mezzi e la gestione delle consegne.  «Nonostante l’assessore regionale Raffaele Piemontese abbia più volte promesso un celere aggiornamento del prezzario regionale, fermo al 2019 – aggiunge Nicola Bonerba, presidente Ance Puglia - finora nessuna novità. Peraltro, le clausole di revisione dei prezzi nei bandi per opere pubbliche contenute nel decreto Sostegni ter, oltre a essere insufficienti a compensare gli aumenti registrati, non sempre vengono inserite nei bandi». Per Bonerba, senza interventi urgenti a livello nazionale e regionale, il settore rischia il tracollo in Puglia e lo dimostrerebbe il crescente numero di gare per opere pubbliche che stanno andando deserte.

Confindustria, Fontana: «Il Piano va riscritto e allungato temporalmente»

Confindustria Puglia, intanto, ha provato a fornire una mappa delle missioni del Pnrr con le loro articolazioni sul territorio regionale in un confronto al quale hanno preso parte Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia, Gianfranco Viesti docente di Economia applicata dell’università di Bari, Gianni Sebastiano, chief strategy officer di Exprivia e ceo di Spegea business school. Il confronto si è basato sugli aspetti teorici e operativi del Pnrr per assicurare il pieno contributo delle imprese alla costruzione di un Paese più efficiente, moderno sostenibile a vantaggio delle nuove generazioni. Dal dibattito è emerso che la complessità e l’ampiezza dei problemi, posti dalla pandemia, richiedono impegni sinergici, per favorire la ripartenza dell’economia locale, con le forze politiche, le organizzazioni di rappresentanza delle imprese e dei sindacati che condividano obiettivi comuni. 
Per il numero uno degli industriali pugliesi, Fontana, «è un momento di enormi difficoltà per le nostre imprese, ma anche di incredibili opportunità» con l’auspicio che le risorse del Pnrr portino alla ripartenza economica del Paese, nonostante la preoccupazione per l’aumento dei costi di materie prime ed energia: «Ora la variabile temporale - ha aggiunto - è strategica. La guerra in Ucraina e i prezzi dell’energia impongono di riscrivere il Pnrr e di allungarlo temporalmente oltre che di spostare gli obiettivi della transizione ecologica. È necessario fare presto e bene affinché i progetti si trasformino in opere concrete. Il monitoraggio dello stato di avanzamento di riforme e investimenti sarà fondamentale, così come è necessario per una ripresa strutturale, stabile e duratura, un ulteriore sforzo della Regione Puglia affinché tutti i fondi della prossima programmazione siano spesi interamente». 

Exprivia, Sebastiano: «Mappa degli interventi da consegnare alle imprese»

Gianni Sebastiano, chief strategy officer di Exprivia e ceo di Spegea business school, ha sottolineato come, nonostante si parli continuamente di Piano nazionale di riprese e resilienza, questo risulti complesso e spesso inaccessibile «nelle sue logiche di concrete applicazione», ma allo stesso tempo rappresenti «una straordinaria, unica, occasione per allineare il nostro Paese ai migliori standard sociali ed economici europei, una occasione storica per la nostra regione». Ed ecco che, per individuare le modalità attuative degli interventi previsti dal Piano, le regole e le possibilità di partecipazione, «abbiamo pensato – ha affermato Sebastiano - i predisporre una mappa e consegnarla alle imprese. Tutte le misure, le missioni, i ministeri e gli enti che per ciascun settore sono coinvolti nel piano, convinti come siamo, che sapere è già giocare la partita». 

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