Statale 275 e la rabbia dei salentini: «La Puglia finisce prima. Noi, cittadini di serie B»

Statale 275 e la rabbia dei salentini: «La Puglia finisce prima. Noi, cittadini di serie B»
di Donato NUZZACI
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Giovedì 17 Novembre 2022, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:56

«L'Italia e la Puglia finiscono a Maglie, ci sentiamo italiani ma di serie B, è una vergogna che per soli trenta chilometri non si agisca». Prosegue senza soluzione di continuità il flusso di sentimenti di protesta, che raggiunge le piattaforme della redazione di Quotidiano per aderire all'appello lanciato sabato scorso per l'ampliamento e la messa in sicurezza della strada Statale 275 che collega Maglie al Capo di Leuca.

I messaggi inviati alla redazione


Dalle e-mail e dai messaggi il coro di protesta è unanime: «Noi questa strada così non la vogliamo più, subito si proceda all'avvio alla nuova Ss. 275» dice Luigi. «Fermiamo questa strage.

Signori politici sbrigatevi. Basta morti sulla 275» sostengono Susanna e Piero. «Occorre fare un calendario sulla 275, magari per riassumere la drammaticità della strada così nefasta, se potessimo scioperare magari prima di Natale per dire in modo accorato basta, per rispetto per chi non vi è più, possibile non lo si voglia capire? Buona giornata, Salvatore». Teresa Maremonti ritiene «fortemente che la realizzazione della 275 porti benefici al territorio e salvaguardi la nostra salute». Un altro scrivente sbotta: «Basta con questi ricatti, non fare un'opera così valida, non riusciremo a farne tante altre, possibile non lo si capisca!». Per Rocco Mastria di Tricase «sono trascorsi esatti 50 anni da quando hanno sviluppato tutta la rete viaria dell'intera provincia.

Ma l'Italia finisce a Maglie e il terzo mondo deve restare terzo mondo». «Aprite il cantiere della 275». E ancora: «Aderisco anch'io alla battaglia da voi lanciata riguardo all'ammodernamento della 275. Con la speranza che si possa vedere la luce e la fine di questo progetto e che finisca quanto prima l'era di questa arteria attuale». C'è chi rimarca la fase di stallo che va avanti da tanti anni: «In Italia sono state costruite decine di migliaia di chilometri di strade e autostrade, è una vergogna che per soli trenta chilometri non si proceda per farci uscire dall'isolamento e farci sentire più cittadini d'Italia. Lo dico perché ci sentiamo italiani ma di serie B. Sono più di trent'anni che se ne parla, due volte finanziata l'opera ma è rimasta sempre una chimera! Migliaia di incidenti e decine di morti che gridano vendetta! Si alternano politici ma la situazione non si sblocca. Spero che si organizzi una protesta popolare con tantissimi cittadini del sud Salento, io sarò fra i primi».


Intanto c'è attesa per l'incontro con i sindaci del Sud Salento convocato a Palazzo Adorno a Lecce venerdì mattina da parte del presidente della Provincia, Stefano Minerva, che ritiene «non più rinviabile l'adeguamento dell'arteria che penetra fino al Capo di Leuca». Al vertice sarà presente anche il commissario della 275 e capo compartimento Puglia di Anas, Vincenzo Marzi. «Riprendiamo da dove ci eravamo fermati. Il nostro impegno per la realizzazione della 275 non verrà meno», ha detto Minerva. «La Provincia si farà carico di rappresentare la voce del territorio assumendosi l'onere di far dialogare i vari enti e mettere in campo tutte le risorse necessarie per arrivare al risultato atteso dai cittadini da anni». Dalle 9, a Lecce ci saranno tutti i sindaci dei Comuni coinvolti, proprio per fare il punto della situazione. L'iniziativa della Provincia si affianca, in questa fase, alla contemporanea campagna lanciata da Quotidiano per l'ammodernamento della statale 275 Maglie-Leuca e che ha ottenuto numerosi riscontri. Il primo ente ad aderire è stato il Consiglio comunale di Maglie che ha deliberato su una proposta della presidente del Consiglio, Annarita Corrado.

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