Accordo sul Centro antiviolenza “Crisalide”: «Salvi i posti di tutte le lavoratrici»

Le lavoratrici del Centro antiviolenza "Crisalide"
Le lavoratrici del Centro antiviolenza "Crisalide"
di Paola CRESCENZO
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Giovedì 8 Febbraio 2024, 05:00

Si è conclusa con un accordo condiviso da tutte le parti la Cabina di regia che era stata convocata per affrontare la questione dei tagli al Centro antiviolenza comunale Crisalide, che si è svolta ieri presso la sede dei Servizi sociali del Comune di Brindisi in via Grazia Balsamo.

L'accordo

“Le parti condividono che vengano salvaguardati gli attuali livelli occupazionali - si legge nel verbale della Cabina di regia - senza soluzione di continuità, alle medesime condizioni giuridiche ed economiche. Le organizzazioni sindacali si impegnano a far pervenire eventuali rinunce relativamente agli operatori del servizio entro il prossimo venerdì”. Erano presenti al tavolo per il Consorzio dei Servizi sociali dei Comuni di Brindisi e San Vito dei Normanni il commissario Angelo Roma, il direttore Maurizio Moscara, il sindaco di San Vito dei Normanni Silvana Errico, il vice sindaco di Brindisi Massimiliano Oggiano, il dirigente dei Servizi sociali del Comune di Brindisi Gabriele Falco, il consulente della Programmazione economica del Consorzio Paolo Papapietro. Collegati da remoto c’erano i referenti del Dipartimento Welfare della Regione Puglia. In presenza partecipavano, inoltre, per le organizzazioni sindacali il segretario generale della Cgil Antonio Macchia, la segretaria Spi Cgil Michela Almiento, la segretaria Fp Cgil Chiara Cleopazzo, per la segreteria della Cisl Antonio Baldassarre e il segretario generale della Uil Antonio Licchello. C’erano anche i rappresentanti del Forum del Terzo Settore Francesco Parisi e Lucia Scarafile.

Il “niet” della Regione

La Cabina si è aperta dal confronto con i dirigenti della Regione Puglia, i quali hanno precisato che l’ente regionale prevede per i Centri antiviolenza di tutti gli Ambiti del territorio pugliese un contributo massimo di 40.000 euro, cofinanziato con l’Ambito stesso, a sostegno della programmazione dei Cav. Da parte della Regione non esistono ulteriori risorse da destinare a questi servizi.

Il collegamento con il Dipartimento Welfare a quel punto si è concluso e il tavolo è andato avanti per trovare ulteriori soluzioni.

La soluzione

Sono state individuate dal Consorzio risorse nell’ambito dei fondi per la Lotta alla povertà, in questo modo mettendo insieme il finanziamento regionale per il Cav, la recente costituzione dell’Equipe multidisciplinare integrata composta da professionisti del Consorzio e dell’Asl di Brindisi che si occuperanno di maltrattamento e violenza nei confronti dei minori, si garantiscono la continuità di tutti i servizi compreso il Centro antiviolenza e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali.

Il sindacato

«Siamo arrivati ad un accordo che assicura i servizi che dal 1999 sono stati portati avanti con grande professionalità - racconta il segretario Antonio Macchia - a supporto di donne e minori che hanno conosciuto la violenza. Abbiamo sentito ieri durante il corteo le testimonianze dirette delle donne vittime di abusi e maltrattamenti che hanno ripreso in mano la propria vita grazie ai servizi e alle professionalità del Centro Crisalide. Nella Cabina di regia abbiamo anche raggiunto il risultato di salvaguardare tutte le lavoratrici. Alla fine abbiamo verbalizzato quanto deciso e ognuno ha sottoscritto il documento». Il segretario generale della Cgil ha spiegato che le organizzazioni sindacali continueranno a seguire questo percorso di tutela di tutti i livelli occupazionali e di tutti i servizi fino ad oggi garantiti alla collettività.

Il Consorzio

«Il servizio del Centro antiviolenza verrà rimodulato per essere adeguato agli standard regionali - spiega il commissario del Consorzio dei servizi sociali Angelo Roma - quindi vi lavoreranno 4 fra le attuali professioniste del Cav che dovranno corrispondere le figure stabilite dalla legge regionale che sono un educatore, uno psicologo, un assistente sociale e un legale. Le altre lavoratrici verranno salvaguardate attraverso l’implementazione di servizi nell’ambito dei fondi per la Lotta alla povertà. Sono risorse che abbiamo individuato, grazie anche al confronto con il consulente del Consorzio Paolo Papapietro, e sono fondi che hanno carattere di stabilità, non finanziamenti una tantum, quindi ci permettono di dare continuità ai servizi e ai livelli occupazionali. Inoltre in questo modo attiveremo dei nuovi servizi in materia di lotta alla povertà estrema».

La soddisfazione

I prossimi passi saranno i tavoli tecnici che affronteranno la trattativa con le relative categorie dei sindacati per definire i criteri di suddivisione del personale. «Il confronto serrato e duro alla fine ha portato il risultato sperato - ha comunicato Francesco Cannalire segretario del Partito democratico -. Chiederemo la convocazione di una commissione consiliare servizi sociali affinché possano essere illustrati i dettagli dell’accordo sancito nella cabina di regia, a caldo però ringraziamo tutti coloro i quali hanno contribuito a raggiungere questo risultato».

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