L'accordo col governo conferma: niente tasse per le compagnie aeree ma stangata per i brindisini sull'Irpef per ripianare i debiti del Comune

Il consiglio comunale sul bilancio di previsione 2023 del Comune di Brindisi
Il consiglio comunale sul bilancio di previsione 2023 del Comune di Brindisi
5 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 10:35

Niente aumento della tassa d'imbarco ma sì all'aumento dell'addizionale comunale Irpef a carico dei cittadini per risanare i conti del Comune di Brindisi. Mentre dal governo, ed in particolare dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano, arriva il via libera all’accordo sulla rimodulazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, controfirmato ed inviato a Roma ieri intorno alle 11 dal sindaco Giuseppe Marchionna, in consiglio comunale scoppia la polemica sulle previsioni di quello che è stato chiamato “Patto per Brindisi”.

Gli effetti dell'accordo col governo

Ed in particolare su un passaggio che, a detta di una parte dell’opposizione, a cominciare dall’ex sindaco ed oggi consigliere comunale di minoranza Riccardo Rossi, inficerebbe l’intero bilancio previsionale 2023-2025, approvato dall’assise cittadina proprio nella giornata di ieri, con 21 voti a favore e 9 contrari. Tra le misure per garantire il riequilibrio strutturale, infatti, l’accordo col governo prevede interventi volti “alla riorganizzazione e allo snellimento della struttura amministrativa, ai fini prioritari di ottenere una riduzione significativa degli uffici di livello dirigenziale e delle dotazioni organiche”.

Il presunto contrasto

Misura che, secondo Rossi, sarebbe in contrasto con la previsione, inserita nel Piano di fabbisogno del personale e confermata con il bilancio preventivo, di assunzione di due dirigenti a tempo determinato. «Nell’accordo - ha spiegato infatti - c’è la concessione dell’addizionale Irpef ma con condizioni». E tra queste in particolare quella - nuova e non inserita nella delibera di consiglio comunale approvata qualche mese fa, secondo quanto sostenuto da Rossi - relativa alla “riduzione significativa degli uffici di livello dirigenziale”. E nel bilancio, ha sottolineato, è previsto «l’appostamento delle risorse necessarie all’assunzione dei due dirigenti». Per Rossi, dunque, «c’è un contrasto con quanto disposto dal Patto per Brindisi che concede l’addizionale Irpef ma a determinate condizioni. Una di queste è la diminuzione del numero dei dirigenti».

Le spiegazioni di tecnici e sindaco

Questione sulla quale Rossi ha chiesto il parere del segretario generale, del capo di ragioneria e del presidente del collegio dei revisori dei conti. Tutti, però, hanno ritenuto che non vi fosse alcun contrasto tra l’accordo tra Comune e governo e la previsione di assunzione dei dirigenti. Pur in mancanza degli altri due colleghi, il presidente del collegio dei revisori ha detto che, personalmente, avrebbe riconfermato il parere positivo al bilancio. Il sindaco Marchionna, in un primo intervento, ha ricordato come ad oggi il numero dei dirigenti sia nettamente al di sotto di quanto previsto dalla pianta organica e che, dunque, l’assunzione di altri due ne mantenga il numero abbondantemente sotto soglia. Passata qualche ora, dopo avere chiarito di avere apprezzato lo sforzo dell’opposizione di produrre un emendamento per consentire l’assunzione di 11 funzionari (proposta bocciata dalla maggioranza), il sindaco ha sottolineato che «certe volte, a volere fare gli azzeccagarbugli, poi ci si ingarbuglia ancora di più».

Niente di nuovo sotto il sole

Quanto scritto nell’accordo, infatti, è «pari pari, virgola per virgola, quanto contenuto nella legge finanziaria dello Stato. Tutte quelle raccomandazioni, quest’aggiunta, è pari pari prevista qui». Questo per dire che «a nostro modo di vedere, e di questo sono profondamente convinto, questo accordo che abbiamo proposto e poi sottoscritto ripete tutto il ragionamento che noi abbiamo preso in carico quando, per dare seguito ad una indicazione data in campagna elettorale, abbiamo deciso di rimodulare la proposta di accordo ritirando l’aumento del ticket aeroportuale».

Il “Patto contro Brindisi”

Molto critico il capogruppo dei 5 Stelle Roberto Fusco: «Voi l’avete letto l’accordo? E osate chiamarlo Patto per Brindisi. Ma non vi vergognate a chiamarlo Patto per Brindisi? Cosa avrebbero dovuto dire i greci quando gli hanno imposto le sanzioni? Che era il Patto per la Grecia quello? Questo è un patto scandaloso, che stringe ancora di più il cappio che sta strozzando la città di Brindisi.

Almeno per dignità questo consiglio comunale non dovrebbe accettare che si chiamasse Patto per Brindisi».

L'aumento dell'Irpef

Per non introdurre un ulteriore balzello sulla tassa d'imbarco, la cui ipotesi aveva generato il malcontento sia di Ryanair che di Aeroporti di Puglia, l'amministrazione Marchionna ha aumentato ulteriormente l'addizionale Irpef rispetto a quanto inizialmente previsto dall'amministrazione Rossi. Nella sua versione precedente, la modifica al Piano di riequilibrio avrebbe portato nelle casse del Comune 5 milioni e mezzo di euro di entrate extra, due dei quali provenienti dall’ Irpef e tre e mezzo provenienti dalla tassa d’imbarco. Quello dell’amministrazione Marchionna, invece, prevede in sostanza tre milioni e 100mila euro di entrate extra, tutti provenienti dall’Irpef (con un aumento del 50 per cento, dunque, rispetto a quanto previsto dalla precedente versione), e la necessità di intervenire ulteriormente sulle uscite, riducendole ancora rispetto ai tagli degli anni passati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA