Furti seriali della banda della Bmw, sequestrati beni per 600mila euro al presunto "capo"

Furti seriali della banda della Bmw, sequestrati beni per 600mila euro al presunto "capo"
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Venerdì 22 Aprile 2022, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:17

Beni e denaro per 600 mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri di Bari, a un uomo di origini albanesi residente a Cassano Murge, ritenuto socialmente pericoloso poiché sarebbe coinvolto in attività estorsive risalenti a ottobre 2016 e soprattutto nelle indagini su una organizzazione criminale considerata responsabile di ben 22 furti ai danni di bar, stazioni di servizio, negozi di telefonia, pizzerie, banche e uffici postali in diversi centri, ad esempio Santeramo in Colle, Casamassima, Gioia del Colle, Noicattaro, Gravina in Puglia, Castellana Grotte, Toritto, Adelfia, Acquaviva delle Fonti, Valenzano, Conversano, Cassano delle Murge e Bitonto e delle province di Potenza, Matera e Taranto, in un periodo che va da settembre 2018 a febbraio 2019.

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La banda della Bmw

Si tratterebbe della cosiddetta banda della Bmw.

Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri della polizia economico- finanziaria (Gico) con il supporto del Gruppo Pronto intervento, in esecuzione di un decreto preventivo emesso, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, dalla III Sezione Penale del Tribunale, in funzione di Tribunale per la prevenzione. I beni sequestrati sarebbero riconducibili all'uomo e ai componenti del relativo nucleo familiare.

I furti con auto rubate

I furti sarebbero stati commessi con un modo di agire ben collaudato: 4 o 5 componenti della banda con il volto coperto, utilizzando diverse auto rubate o riciclate, si recavano di notte nei pressi dell'obiettivo e, dopo aver usato violenza sulle cose, si impossessavano della merce, nascondendo poi i mezzi di trasporto e la refurtiva in capannoni in alcune località del barese come Bitonto, Santeramo e Cassano. Nell'esecuzione dei furti l'organizzazione avrebbe fatto affidamento, oltre che sulla disponibilità di armi clandestine, anche su numerose vetture, tutte rubate, tra cui 4 veicoli di lusso, marca Bmw appunto, le cui targhe venivano modificate nel codice alfanumerico.

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