Un maxi sequestro anticipato antimafia di beni per 3 milioni di euro, inclusi il supermercato, le abitazioni e la Jaguar, è stato eseguito dalla Dia nei confronti di Piero Fiore, 49 anni di Veglie, coinvolto nell'inchiesta e nel processo il furto all'interno del caveau della Bnl di Lecce, filiale di Piazza Sant'Oronzo, episodio che risale al novembre del 2018.
La misura
La misura di prevenzione, proposta dal questore, dal procuratore della Repubblica e dal direttore della Dia, è stata disposta dal Tribunale di Lecce, dopo una valutazione fatta sulla presunta pericolosità sociale dell'uomo e della sproporzione fra patrimonio accumulato e redditi percepiti. È stata eseguita a Veglie.
Le indagini patrimoniali
Le indagini patrimoniali si sono concentrate sulla ricostruzione del profilo “criminale” e sull'analisi delle posizioni economico-patrimoniali dello stesso e dei suoi famigliari. Tra i beni sequestrati due abitazioni, una rimessa per auto, il complesso immobiliare "Ex Alaska", tre aziende con relative quote societarie, un terreno, una Jaguar, un furgone e sette rapporti finanziari, un supermercato, una tabaccheria e un bar.
Colpo al caveau Bnl: clienti contro la banca per i mancati risarcimenti
La tutela dell'economia legale
«L'attività operativa - si legge in una nota della Dia - si inserisce nell'ambito delle attività istituzionali finalizzate all'aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente a contesti delinquenziali, agendo a tutela e salvaguardia dell'interess economico nazionale».