Nel capannone ex Saca il Centro per l'Autismo Asl e forse anche l'istituto “Medea”

L'incontro sul Centro per l'autismo
L'incontro sul Centro per l'autismo
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Venerdì 12 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 09:45

Nel capannone ex Saca recuperato proprio allo scopo, ci sarà il Centro per l’autismo territoriale, gestito dalla Asl di Brindisi. Ma si sta valutando anche la possibilità di trasferire due moduli ambulatoriali per la cura dei disturbi dello spettro autistico dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Medea” del gruppo “La Nostra Famiglia”.

Il confronto

È questo l’esito del Tavolo istituzionale per la riqualificazione e riconversione del capannone ex Saca numero uno all’interno del parco del Cillarese, al quale erano stati invitati il direttore generale Asl Maurizio De Nuccio, il responsabile del Centro territoriale per l’autismo Alessandro Saponaro, il direttore del “Medea” Antonio Trabacca, i rappresentanti del Consorzio per i Servizi sociali di Brindisi e San Vito dei Normanni, l’assessore ai Servizi sociali Antonio Pisanelli, le organizzazioni sindacali ed i rappresentanti delle associazioni “Il bene che ti voglio”, Anffas Brindisi, Confcooperative e la sezione di Brindisi dell’Associazione nazionale genitori soggetti autistici. «L'amministrazione Marchionna - ha commentato il vice sindaco Massimiliano Oggiano, dal quale era partita la convocazione - è in prima linea nella dura battaglia contro la crescita esponenziale dei casi di ragazzi affetti da autismo.

Per questo motivo, non appena insediatasi la nuova amministrazione comunale, ho istituito il Tavolo Istituzionale per la riqualificazione e riconversione del capannone ex Saca nel parco del Cillarese a centro per la lotta allo spettro autistico: come spesso accade vengono finanziate le opere ma poi mancano le risorse per la gestione. Al Tavolo partecipano le associazioni e gli enti del terzo settore che si occupano di autismo, l'Asl di Brindisi, il Consorzio per la gestione dei servizi sociali di Brindisi e San Vito dei Normanni, l'assessorato ai servizi sociali di Brindisi, i sindacati».

L'impegno

Il centro per l’autismo, ricorda, è «un progetto del Comune che è stato finanziato con 2.694.911 euro dal programma straordinario per la “Riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie” della presidenza del Consiglio dei ministri. L'idea è quella di fare un centro unico nel suo genere in tutto il meridione». Nella struttura attualmente in fase di ultimazione, annuncia Oggiano, «troverà posto il Centro Autismo Territoriale dell'Asl di Brindisi; in fase di valutazione l'ipotesi di trasferire due moduli ambulatoriali già autorizzati ed accreditati dalla Regione per la cura dello spettro autistico dell'Ircss “Medea” del gruppo La Nostra Famiglia già presente nell'ex ospedale “Di Summa”, ed un modulo diurno socio sanitario sull'autismo». Sulla questione, conclude Oggiano, «serve un grande sforzo di tutti, istituzioni pubbliche, sindacati, associazioni per condividere un percorso comune ed dare soluzioni non piu' procrastinabili alle tante famiglie colpite da questa “epidemia” che non è più una emergenza sanitaria ma anche sociale. Ora attendiamo celermente risposte dalla Ragione Puglia».

Il Bando Periferie

Quello del centro per l’autismo è solo una parte del più complessivo progetto di recupero dei capannoni ex Saca, che prevede una serie di interventi, tra i quali gli orti didattici, gli orti urbani ed il Laboratorio della cultura agricola e alimentare del Mediterraneo. Opere che saranno realizzate grazie a due distinte linee di finanziamento: la prima da 2 milioni di euro ottenuta nell’ambito del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate del 2015 ed il secondo da 17 milioni di euro nell’ambito del Programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. Il primo intervento, quello da 2 milioni, riguarda una parte del capannone denominato “Ex Saca 1”, di proprietà comunale, da destinare ad officina culturale per i servizi socio-educativi urbani. Il secondo progetto, invece, prevede diversi interventi. Uno che riguarda la restante parte del capannone “Ex Saca 1”, in particolare una struttura attigua a quella che riguarda il finanziamento da 2 milioni, e prevede la rifunzionalizzazione della struttura per la realizzazione, per l’appunto, di un Centro ambulatoriale per disturbi dello spettro autistico (per un valore di 4.923.771,67 euro). Un secondo che prevede la rifunzionalizzazione del capannone “Ex Saca 2” per la realizzazione di laboratori dedicati alla cultura agricola ed alimentare dei paesi del Mediterraneo (per un valore di 10.140.000 euro). E poi la realizzazione di orti didattici (768.300 euro) e orti urbani (1.650.000 euro).

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