Farmaci, spesa impazzita: +200 milioni. Bilanci in rosso per tutte le Asl

Farmaci, spesa impazzita: +200 milioni. Bilanci in rosso per tutte le Asl
Farmaci, spesa impazzita: +200 milioni. Bilanci in rosso per tutte le Asl
di Andrea TAFURO
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Martedì 9 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 14:44

Bilancio in rosso per le Asl pugliesi che nel 2023 hanno registrato una spesa farmaceutica superiore a 881 milioni di euro rispetto al tetto di spesa regionale imposto dal ministero a 687.706 milioni di euro. A conti fatti è risultato uno sforamento di oltre 193 milioni. I numeri sono emersi ieri nel corso della commissione regionale bilancio e programmazione, che a conclusione dell’audizione ha anche approvato a maggioranza il disegno di legge che con un maxiemendamento, che ha assorbito altri otto provvedimenti contenenti il riconoscimento di debiti fuori bilancio per un totale di 282mila euro.

Il dettaglio

Nel dettaglio di spesa, l’unica azienda che ha operato un risparmio nello scorso anno è stato il policlinico di Bari che ha chiuso con - 619mila euro.

Tutte le altre aziende sanitarie ed ospedaliere pugliesi hanno invece sforato il budget, in particolare l’Asl Bari (+59 milioni di euro) e +40 milioni di euro per l’Asl Lecce. Ed ancora: +25 milioni di euro per l’Asl Brindisi, + 20.7 milioni di euro per l’Asl Bat, + 29.7 milioni per l’Asl Taranto, + 15 milioni per l’Asl Foggia, + 2.5 milioni per l’ospedale Riuniti di Foggia, + 1 milione per Irccs “de Bellis” di Castallana grotte e + 664mila euro per l’oncologico di Bari. Situazione di gran lunga migliore invece per la farmaceutica convenzionata, ossia quella della spesa sostenuta per i farmaci acquisiti dalla farmacia. La situazione pugliese è in equilibrio, anzi ha registrato un risparmio di oltre 3,5 milioni di euro, tranne per le Asl di Taranto (+ 5.421.103 euro, pari a 6,34%) e Bat (+256mila euro, pari a 0,48%). L’ammontare delle risorse Fsr per l’acquisto delle prestazioni dal privato hanno registrare un costo complessivo pari a 683 milioni di euro a fronte di 1.012 strutture operanti.

L'assessore

Numeri complessivi che hanno trovato il commento positivo dell’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese. «Per la prima volta la Puglia sulla spesa farmaceutica convenzionata riesce a rispettare i tetti di spesa, mentre lo sforamento della spesa farmaceutica diretta ospedaliera è un problema che riguarda tutte le regioni, quindi assume valenza nazionale. I primi risultati, grazie anche alla responsabilità di medici e pazienti, impongono di proseguire sulla strada tracciata – ha aggiunto Palese – consapevoli che ci sono ulteriori margini di miglioramento, nonostante l’80% della popolazione pugliese si esente dal ticket, ma è necessario anche venga preso qualche provvedimento a livello nazionale». Di parere opposto invece l’intervento del presidente della commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati. «Nella spesa farmaceutica c’è stato uno scostamento dai tetti assegnati pari a circa 200 milioni per gli acquisti diretti. La responsabilità di tutto ciò è addebitabile a tutte le aziende, tranne il Policlinico di Bari, unica realtà regionale in questa materia virtuosa. Ne deriva che tutti i direttori generali, tranne quello del Policlinico, risultano decaduti per dettato di legge e non appena i risultati saranno consolidati non potranno più assumere alcuna decisione. Non soddisfa – ha precisato Amato - il fatto che nella comparazione con le altre regioni la Puglia risulti tra le migliori regioni delle peggiori, perché fuori dalle classifiche il risultato è minori prestazioni e uso di risorse con la finalità diversa di coprire i buchi delle Asl». Altro argomento affrontato ieri in commissione è stato il bilancio sanitario 2023. Rispetto ai dati preconsuntivi, (poiché non ancora definitivi per la scadenza di legge prevista per il 30 aprile) per il 2023 l’equilibrio contabile della sanità regionale è di 39 milioni di euro, di cui 15 milioni non sanitari per indennizzi per soggetti con danni da vaccino ed emotrasfusioni. Il fondo disponibile per il 2023 è stato di 128,8 miliardi, considerati i 4,7 miliardi in più rispetto al 2022. Il saldo netto è di 190 milioni di euro che è indicato come ricavi ed il saldo netto riguardanti le azioni di contenimento è di 84 milioni indicato come costi. Il costo del personale per assunzioni e rinnovi ha inciso per un aggravio di 340 milioni di euro, mentre il potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale è cresciuta di 150 milioni di euro in due anni. Nel 2023 la Regione Puglia ha registrato uno sbilanciamento per la mobilità passiva pari 131,4 milioni di euro. La giunta regionale ha invece autorizzato l’avviso pubblico finalizzato all’acquisizione delle manifestazioni di interesse a ricoprire l’incarico di direttore generale dell’Asl Bari, lasciato scoperto da Antonio Sanguedolce divenuto il nuovo dg del Policlinico di Bari.

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