Ex Rossani, non solo parco: ora l'obiettivo è l'Accademia di belle Arti

Ex Rossani, non solo parco: ora l'obiettivo è l'Accademia di belle Arti
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Martedì 22 Marzo 2022, 10:36 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 16:42

L'ex caserma Rossani accoglierà non solo un grande parco urbano di fronte alla stazione centrale di Bari, ma anche l'accademia delle belle arti e il polo bibliotecario regionale con la mediateca regionale. Ma la riqualificazione dell'ex caserma, luogo chiuso e abbandonato da oltre trent'anni, non è una riqualificazione fine a sé stessa, in quanto fa parte di un insieme e di un progetto che ha una visione che porterà il centro cittadino a cambiare completamente volto.

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Collegato alla riqualificazione della caserma è infatti il progetto del nodo verde di quel Massimiliano Fuksas che è stato autore anche del progetto del parco.

Non solo comunque il nodo verde, anche la recente riqualificazione della stazione di Bari Centrale che dà su via Capruzzi, e la prossima sistemazione completa di via De Bellis sono pezzi di un puzzle che servirà alla città a rinnovarsi.

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Da piazza Moro si potrà quindi agevolmente arrivare in via Capruzzi e da lì, attraverso il parco, arrivare o al campus o al policlinico. Per non parlare del fatto che di queste novità andranno a beneficiare non solo tutti coloro che vivono a Bari, ma anche tutti quelli che raggiungono ogni giorno la città per lavoro o studio, sia ora con il treno, che in futuro con l'autobus, grazie al nuovo terminal bus che sorgerà anch'esso in zona.

L'assessore ai Lavori Pubblici 

«C'è tutto un articolato di progetti che ruota intorno a quest'area chiarisce l'assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Galasso -. Oltre ai lavori all'interno della caserma, immediatamente fuori abbiamo in programma e in previsione di riqualificare tutta quanta via De Bellis. Inoltre, è previsto l'importante progetto di Bari centrale, con la copertura verde e la stazione ponte che collegherà piazza Moro con via Capruzzi e avrà due propaggini che arriveranno una in largo Sorrentino e un'altra nella confluenza di via Giulio Petroni».


Inoltre, aggiunge Galasso: «Il progetto del nodo verde prevede anche la riqualificazione di via Capruzzi così da completare tutta questa zona». Infine, sempre grazie a fondi comunitari, conclude l'assessore: «Stiamo ragionando sul completamento dell'area della ex caserma Rossani, per quanto concerne la parte a ridosso del parco Gargasole. In questo modo potremo aprire la caserma anche verso quella zona del quartiere Carrassi». Per quanto riguarda, invece, i lavori che riguardano le palazzine un tempo abitate dai militari, si è in dirittura di arrivo per il polo bibliotecario e la mediateca. «Quegli edifici sono già completi aggiunge Galasso - lo si apprezza con la semplice vista. Sono già disponibili, mancano solo le operazioni di trasloco che verranno fatte nei prossimi mesi». Salvo imprevisti quella che sarà la più grande biblioteca della Puglia dovrebbe aprire i battenti entro l'estate, o comunque entro la fine del 2022.

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«Gli altri tre edifici importanti continua l'assessore ai lavori pubblici -, che costituiranno l'accademia delle belle arti, e sono la palazzina alla destra dell'ingresso che si chiama Ettore Feltrin e due altri edifici ortogonali, sono in fase di progettazione definitiva ed esecutiva. Immaginiamo una cantierizzazione nel prossimo anno, il 2023, e grazie a questi lavori riusciremo a portare a termine tutta la riqualificazione della ex caserma». I lavori per il parco sono iniziati, dopo anni di progetti, di parole e di discussioni nel 2019, e sono stati terminati da poco, garantendo l'apertura di domenica. A breve si avrà il polo bibliotecario e se tutto andrà bene per il 2025 anche l'accademia. Il parco è costato 2 milioni di euro, mentre per l'accademia verranno spesi circa 10 milioni di euro. Quasi tutti i fondi vengono da bandi europei, anche se sono state sfruttate diverse forme di finanziamento. Ma non è finita, come conclude Galasso: «Stiamo ragionando sulla restante parte dello spazio verde, a contorno, in modo tale da terminare completamente, e quanto prima, tutta l'area della caserma che è di ben sette ettari ovvero 70mila metri quadri, e restituirla finalmente alla città di Bari nella sua interezza».
E. Mon.
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