La circolare della Regione Puglia: tetto alle somministrazioni. Lopalco: stop alle prenotazioni della prima dose

La circolare della Regione Puglia: tetto alle somministrazioni. Lopalco: stop alle prenotazioni della prima dose
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Martedì 29 Giugno 2021, 19:31 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:34

«Per il momento abbiamo chiuso tutte le agende per le nuove prenotazioni in attesa di avere certezza sugli arrivi dei vaccini Pfizer a luglio»: la conferma arriva dall'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco. L'assessore fa riferimento alla circolare trasmessa ieri sera alle Asl, con la quale è stato dato l'input di garantire prioritariamente i richiami delle vaccinazioni anti Covid, visto che il mese prossimo la Puglia riceverà circa 432mila dosi in meno rispetto a giugno. «Garantiremo - spiega ancora Lopalco - tutte le seconde dosi e le prime dosi a chi ha più di 50 anni. Nel corso del mese di luglio, appena sarà chiara la situazione delle consegne, riapriremo le prenotazioni». Il sentore di slittamenti si era avuto già nei giorni scorsi (leggi qui).

Cosa dice la circolare

Dal 2 all'8 luglio le Asl pugliesi non potranno andare oltre 38.700 somministrazioni giornaliere di vaccini anti Covid, mentre dal 9 al 15 luglio il tetto massimo dovrà scendere 34.925. È quanto riportato nella circolare inviata ieri alle Asl dall'assessore alla Sanità, dal direttore di dipartimento Salute, Vito Montanaro, e dal coordinatore della Protezione civile regionale, Mario Lerario. Le Asl, quindi, dovranno ridurre di molto le inoculazioni giornaliere per far fronte alle minori consegne di Pfizer, circa 432mila dosi in meno a luglio.

Nell'ultimo mese, in Puglia sono state effettuate una media di 43-44 mila somministrazioni, con punte anche di 52mila iniezioni il 4 giugno. Dal 5 luglio, quindi, le Asl dovranno dare priorità ai richiami e dovranno essere garantite anche le secondi dosi per i turisti italiani che ne faranno richiesta. Mentre, per quanto riguarda le somministrazioni di prime dosi ai residenti con meno di 50 anni, dovranno essere riprogrammate in base alla disponibilità di dosi.

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