Vaccini, le agende per agosto ora diventano un'incognita: si aspettano rifornimenti

Vaccini, le agende per agosto ora diventano un'incognita: si aspettano rifornimenti
di Vincenzo DAMIANI
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Lunedì 28 Giugno 2021, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:31

Sabato sono state somministrate 1.627 dosi AstraZeneca su 28.557 inoculazioni complessive; venerdì 3.496 su 44mila. I numeri di impiego di J&J sono ancora più irrisori, appena 4 dosi sabato e 12 venerdì. Sono dati che certificano come in Puglia la campagna vaccinale anti Covid ormai, dopo le limitazioni imposte da Aifa e ministero della Salute ai sieri a vettore virale, vada avanti solo con Pfizer, con un apporto inferiore di Moderna. Un problema in più in vista di luglio, quando ci sarà un taglio di circa 400mila dosi Pfizer e per agosto, al momento, non c'è una programmazione.

Lo stop ad agosto


A parte gli appuntamenti per le seconde somministrazioni, recandosi in farmacia non c'è ancora possibilità, ad esempio, di prenotarsi ad agosto per la prima inoculazione. Le Asl stanno riorganizzando la campagna estiva e attendono di avere certezze sulle consegne. Al momento, quindi, sono garantiti solamente i richiami. La riduzione degli approvvigionamenti sta mettendo in difficoltà tutte le Regioni e difficilmente entro settembre si riuscirà a raggiungere l'immunità di gregge, come invece si sperava. Lo ha ammesso anche Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute per l'emergenza coronavirus e docente di Igiene all'università Cattolica di Roma: «Contro la variante Delta ha detto ieri - i vaccini al momento non possono bastare da soli, meglio continuare a mantenere le cautele per evitare una nuova ondata pandemica, causata dalle varianti».

Nella difficoltà di raggiungere l'immunità di gregge, con una copertura vaccinale fra il 90 e il 95%, Ricciardi invita quindi ad «adottare tutte le cautele nei comportamentali: distanza di sicurezza e mascherina quando non è possibile rispettarla all'aperto, lavaggio e la disinfezione delle mani». Ricciardi conferma che la variante Delta diventerà dominante e per questo aggiunge altre raccomandazioni per evitare una nuova impennata dei casi: «Va evitato l'affollamento dei mezzi pubblici», ma anche nelle scuole.

Appare più ottimista, invece, il commissario Francesco Paolo Figliuolo, secondo il generale l'immunità di gregge in Italia «è all'80% dei 54 milioni della platea di vaccinabili, e sono assolutamente convinto che raggiungeremo questo obiettivo a fine settembre. Ma bisogna andarsi a vaccinare, come dimostra anche l'esperienza di altri Paesi a un certo punto si fa fatica a trovare i vaccinandi. Ma di vaccini a Rna (Pfizer e Moderna) ne abbiamo a sufficienza, a luglio solo poco meno di giugno. Ora usiamo AstraZeneca solo per la seconda dose agli over 60 e Johnson per le persone difficili da individuare o per categorie particolarmente mobili», ha detto ospita a Domenica In. Figliuolo ha ammesso errori nella comunicazione sul caso AstraZeneca: «Nonostante tutto ha aggiunto - i nostri concittadini hanno dimostrato di essere migliori di questa confusione che si è creata. Su AstraZeneca ci sono state più di 10 indicazioni diverse nel tempo, ma questo è figlio di un virus nuovo e sconosciuto e dei progressi della farmacovigilanza. Ci sono state delle motivazioni da parte della gente. In un'altra condizione si utilizzava tutto quello che avevamo per far calare la curva dei contagi, ora invece possiamo usare altri vaccini per l'eterologa con la seconda dose» di AZ.

I dati

In Puglia sono 3.420.097 le dosi somministrate, il 92.4% di quelle ricevute, cioè 3.701.614, secondo miglior risultato dopo la Lombardia. Dal 21 al 27 giugno, in Puglia sono state somministrate 239.013 dosi, cioè 7.072 in più rispetto all'obiettivo fissato dal commissario di 231.941. La percentuale dei pugliesi che hanno ricevuto almeno una dose è del 57,94% (secondi in Italia e sopra la media nazionale del 56,02%), mentre il 28,58% ha ricevuto anche la seconda dose (settimi in Italia e sopra la media nazionale del 27,77%). Con questo andamento verrà raggiunto l'80% di copertura della popolazione l'11 settembre, ma il taglio di dosi a luglio rallenterà inevitabilmente la campagna, senza contare l'incertezza che c'è ancora su quanto accadrà ad agosto. Intanto, il virus continua a mutare, anche con micro modifiche, come quella scoperta in Romagna dove è stata isolata una delle sottovarianti della Delta, la mutazione del coronavirus che si sta diffondendo in Europa, ma fortunatamente non è la plus, quella più contagiosa e considerata la più pericolosa.

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