Autismo, ancora scaricabarile sugli aiuti alle famiglie. Tagli, salta la revoca

La manifestazione organizzata ieri a Galatina dall’associazione “Gli amici di Nico “
La manifestazione organizzata ieri a Galatina dall’associazione “Gli amici di Nico “
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Venerdì 3 Maggio 2024, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 13:15

Tagli ai bambini autistici eliminati? Sì, forse, anzi no. Un altro pasticcio burocratico, l’ennesimo scaricabarile. Quello che sembrava un passo in avanti comunicato dal centro di riabilitazione “Amici di Nico” appena tre giorni fa dopo il via libera della Regione ai nuovi fondi è stato, invece, revocato nelle scorse ore: una doccia fredda per centinaia di famiglie che dall’Asl Lecce, nel corso di un incontro con il direttore Stefano Rossi, avevano ricevuto la notizia dell’imminente ripristino delle ore di riabilitazione dimezzate a inizio aprile. Con il rischio ora di dover ricominciare daccapo in attesa di un incontro, convocato per lunedì prossimo a Bari, tra la Regione e i manager delle Asl pugliesi sui tetti di spesa.

La vicenda

Ma andiamo per gradi. Ad inizio aprile l’Asl Lecce era intervenuta con una riduzione del 50% delle ore di assistenza e riabilitazione per bambini dal disagio dello spettro autistico nel Cat di Lecce, in particolare per la fascia di età tra 6 e 11 anni. Un provvedimento, nato sulla base di criteri economici, con la riduzione orizzontale dei servizi di riabilitazione e senza alcuna valutazione clinica per singolo caso a fronte, in provincia di Lecce, di servizi erogati a circa 2mila minorenni tra autismo e altre forme di disabilità mentale.

La questione, alimentata dalla preoccupazione delle famiglie, era poi finita all’esame della Commissione regionale dove sembrava essere stata trovata una prima soluzione con la sospensione temporanea dei tagli in attesa di intervenire sulla modifica del regolamento per fasce d’età.

Una sospensione dei tagli avallata dai vertici dell’Asl in un incontro con i genitori sulla base di una nota della Regione che assicurava l’implementazione dei fondi per garantire i trattamenti prima dei tagli. Almeno fino al 31 maggio. Una soluzione temporanea per cercarne altre più durature. Tanto lo stesso centro “Amici di Nico” aveva comunicato alle famiglie il ripristino delle ore di riabilitazione.

Ieri l’amarissima sorpresa: mentre il centro “Amici di Nico” stilava la ripartenza per maggio, è arrivato lo stop dell’assistenza. Un cortocircuito di cui al momento non si comprende appieno la responsabilità anche perchè dalla direzione generale dell’Asl Lecce guidata da Rossi fanno sapere che non c’è intenzione di firmare alcuna autorizzazione per approvare una decisione già varata a Bari e quindi autorizzata a livello regionale secondo cui spetterebbe direttamente ai centri «mantenere le prestazioni assistenziali prese in carico e già contrattualizzate nel 2023» con l’applicazione delle nuove tariffe. Un’autorizzazione a procedere che, invece, attendono al centro “Amici di Nico” della presidente Maria Antonietta Bove: «Qualche giorno fa ci era stato detto di ripristinare le ore tagliate mentre nelle ultime ore ci è stato consigliato di aspettare una comunicazione scritta. Che, visto che tutti in Regione e in Asl si dicono d’accordo, speriamo arrivi presto». E, intanto, crescono i disagi per i bambini. Che ancora una volta pagano per tutti.

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