Caldo record, è sos per i Pronto soccorso pugliesi: «Allerta per anziani e turisti»

Un Pronto soccorso, immagine di repertorio
Un Pronto soccorso, immagine di repertorio
di Paola ANCORA
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Martedì 7 Giugno 2022, 05:00

Da Bari a Lecce, Pronto soccorso presi d’assalto da anziani e turisti. Le temperature di questi giorni, al di sopra delle medie stagionali, hanno costretto molti a richiedere le cure dei medici del 118 e poi dei Pronto soccorso. Nella provincia di Bari, confermano dalla Asl, «sono aumentati gli accessi soprattutto da parte di persone più anziane, che maggiormente soffrono temperature elevate, e di turisti, probabilmente colti impreparati dall’afa». A Lecce è andata anche peggio: ieri alle 13 - fanno sapere dal 118 - fuori dal Pronto Soccorso del Dea Fazzi c’erano cinque ambulanze in attesa di poter consegnare ai medici ospedalieri altrettante persone bisognose di cure. «Le richieste di soccorso - confermano i responsabili del 118 leccese - sono sensibilmente aumentate». L’imbuto al Pronto Soccorso non è invece una novità, ma conferma anche alla vigilia dell’estate la mancanza cronica di personale addetto alle emergenze e alle urgenze nel principale ospedale del Salento
Tutto sotto controllo a Brindisi, dove il direttore generale Flavio Roseto riferisce non esserci state «particolari situazioni legate al caldo, solo qualche caso di insolazione e nulla di più». 

Il piano per Taranto


L’azienda sanitaria di Taranto, invece, si è mossa con anticipo rispetto alla consueta tabella di marcia predisponendo - sulla falsariga delle indicazioni ministeriali degli anni passati - un piano per aiutare i soggetti più fragili ad affrontare le ondate di calore anomalo senza finire in ospedale. Innanzitutto, il referente del Comitato Asl per il Calore, Salvatore Scorzafave, ha sollecitato a tutti i Dipartimenti la trasmissione degli elenchi dei fragili entro venerdì prossimo, 10 giugno. Si tratta dei bambini con meno di un anno d’età e degli anziani sopra i 64 anni; dei malati di malattie cardiovascolari, polmonari croniche, epatiche o renali, di malati psichiatrici. E, fra i fragili, sono conteggiate anche le persone sole, avanti negli anni o con problemi di salute, che non abbiano non solo conviventi, ma nessun altro a prendersi cura o preoccuparsi per loro. In questo caso, il piano prevede un monitoraggio quotidiano telefonico delle condizioni della persona inserita in elenco e, se il medico di base lo riterrà opportuno, una visita domiciliare per valutare l’attivazione o la rivalutazione di un piano assistenziale dedicato. I casi che necessiteranno di particolare attenzione andranno segnalati al Distretto di competenza. 
Gli elenchi dei soggetti fragili saranno trasmessi anche alle centrali del 118 tarantino, ma prima di arrivare a richiedere l’aiuto del servizio di emergenza è bene sapere come intervenire sia per prevenire eventuali malori legati al caldo sia per aiutare chi ne sia stato vittima.

Le regole sono sempre le stesse: non uscire alla controra o negli orari più caldi della giornata, indossare abiti leggeri, bere molto, mangiare frutta e verdura e ventilare il più possibile gli ambienti. Qualora ci si trovasse davanti a una persona vittima di colpo di calore, nell’attesa del 118, non andranno somministrati farmaci anti-piretici, si dovrà cercare di raffreddare il corpo di quella persona magari avvolgendolo in un lenzuolo bagnato e, quando possibile, di trasportarla in un luogo fresco, prendendole la temperatura e aiutandola a bere. 


Inoltre, nel piano operativo del Tarantino, è previsto che nel caso «di un marcato aumento della temperatura, e della conseguente allerta calore dichiarata», si provveda «a sospendere tutti i ricoveri programmati e non urgenti di Medicina Interna, Pneumologia, Neurologia, Pediatria, Cardiologia, Geriatria». E, ancora, che i direttori delle diverse sezioni Asl provvedano a trasmettere l’allerta ai sindaci, ai medici di medicina generale e alle sedi di continuità assistenziale. Sperando che l’anticiclone africano di questa torrida primavera conceda, alla Puglia, una tregua.

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