Due giorni ad aspettare in barella, poi il ricorvero: caos al Pronto soccorso di Brindisi

Due giorni ad aspettare in barella, poi il ricorvero: caos al Pronto soccorso di Brindisi
di Danilo SANTORO
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 29 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 18:47

Un calvario durato quasi due giorni, nel Pronto Soccorso di Brindisi, in attesa di un posto libero in reparto per il ricovero. E’ quanto denunciano i parenti di un 77enne di Ostuni, con pregresse patologie oncologiche, costretto alle cure dei medici del “Perrino” da domenica. L’uomo è stato trasportato dal 118 nell’ospedale del capoluogo. Nella ricostruzione della famiglia ostunese le due notti passate in barella dal loro genitore: si tratta di un uomo allettato, che necessitava di particolari materassi, e soprattutto di un immediato ricovero. Circostanze, poi, che si sono verificate nella giornata di ieri.

Il racconto dei familiari e la nota della Asl

L’uomo - raccontano i familiari - avrebbe ricevuto la prima consulenza geriatrica dopo 30 ore, nonostante accusasse disidratazione, dolori, anomalie cardiache e pressione bassa. Nel pomeriggio di ieri dall’Asl di Brindisi è giunta una nota in merito alla singola vicenda che ha riguardato il 77enne della Città Bianca. «Ci scusiamo con il paziente ed i suoi familiari per questo episodio: l’attesa è stata dovuta alla mancanza di posti letto per il suo ricovero. Le sue condizioni di salute sono state monitorate continuamente ed il personale in servizio al Pronto Soccorso, nonostante la situazione critica causata dal costante sovraffollamento, ha fornito l’assistenza necessaria a lui ed a tutti gli altri utenti presi in carico. Non appena si è liberato un posto in geriatria – spiegano dall’Asl di Brindisi - l’uomo è stato trasferito in reparto dov’è attualmente in cura». Quotidianità sempre più complessa in questa fase di emergenza sanitaria anche in provincia di Brindisi.
«Inutile sottolineare ancora una volta che i problemi del Pronto Soccorso sono legati soprattutto alla carenza di medici con i quali i nostri operatori si confrontano quotidianamente, offrendo comunque -chiariscono dall’Asl di Brindisi- il loro servizio con grande professionalità».

Caroli: «Sanità da terzo mondo»

Una nota da parte dell’azienda sanitaria locale che giunge anche dopo l’intervento da parte del consigliere regionale di Fratelli D’Italia, eletto in provincia di Brindisi, Luigi Caroli. «I pronto soccorso pugliesi sono allo stremo. Come Fratelli d’Italia abbiamo posto da tempo e per tempo il problema della mancanza di medici in quello che è il punto di primo soccorso di un ospedale, il più importante e il più delicato. Lì dove si decide in pochi minuti della vita delle persone che arrivano, specie dei più fragili. Ma credo che la situazione dell’Ospedale Perrino di Brindisi sia al collasso: non può un anziano in gravi condizioni - riferisce Caroli - aspettare su una barella per oltre 30 ore. E’ una sanità da terzo mondo, della quale dovremmo vergognarci tutti, perché significa che abbiamo fallito tutti». Il rappresentante di Fratelli D’Italia, già diverse settimane fa, aveva voluto manifestare il proprio dissenso per la situazione sanitaria in provincia di Brindisi. «La politica ha fallito, ma sicuramente qualcuno ha qualche responsabilità in più: ed è questo centrosinistra che governa la regione Puglia da oltre 16 anni ed in modo particolare il presidente Michele Emiliano che, salvo un brevissimo periodo, è negli ultimi sei anni anche assessore alla Sanità». «In altri periodi, quando al governo vi era il centrodestra, per molto meno venivano invocate le dimissioni dell’assessore alla Sanità e venivano aperte inchieste penali.

Oggi - conclude Caroli - la malasanità e la cattiva organizzazione sembrano essere diventate la regola»

© RIPRODUZIONE RISERVATA