Dalla Chiesa al mondo dello sport: “Sporchiamoci le mani” arriva a Lecce

Via vecchia Frigole
Via vecchia Frigole
di Serena COSTA
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Venerdì 5 Aprile 2019, 08:21 - Ultimo aggiornamento: 12:00
Mondo dello sport, dell'associazionismo, della scuola e perfino l'arcivescovo di Lecce: quarta tappa per Sporchiamoci le mani, l'iniziativa di tutela dell'ambiente ideata da Quotidiano e Legambiente, che domani punteranno i riflettori sulle campagne del capoluogo salentino. Tra le nuove adesioni pervenute nelle ultime ore, il WWF Lecce, l'istituto De Pace di Lecce e Luciana Lettere, esperta di camminate turistiche.
L'appuntamento è previsto alle 9.30 in via Francesco De Mura n°67, di fronte al Barrito: i partecipanti saranno suddivisi in due gruppi, ognuno dei quali sarà dirottato o sulla via del Fondone - la strada provinciale che collega Lecce a San Cataldo - oppure sulla vicina complanare raggiungibile da via Vecchia Lizzanello, dopo la prima rotatoria.
Un successo che cresce di tappa in tappa e che fa sperare in un rinnovamento della coscienza ambientale della popolazione salentina: forse, vedendo con i propri occhi gli scempi perpetrati ai danni delle nostre campagne, uno dei nostri beni più preziosi, i semplici cittadini potranno diventare sentinelle più attente a segnalare gli abusi.
Un fenomeno, quello dell'abbandono dei rifiuti, che per Luciana Lettere, blogger di Made for walking, trekker e autrice di una speciale guida delle campagne salentine, è di natura sociologica. La guida, nata con l'intento di promuovere i percorsi e i cammini attraverso il Salento, è diventata invece un bollettino di guerra: la blogger ha puntellato la cartina del Tacco d'Italia di mini-discariche abusive rilevate lungo tutti i tragitti effettuati per censire le campagne locali. «Sono anni che non porto più viaggiatori sostenibili a camminare qui confessa indignata la blogger salentina . È inutile parlare di via Francigena e di promozione degli agriturismi, se poi le nostre campagne sono violate e ridotte in questo modo: prima di pensare a una rete sentieristica, la cosa fondamentale e primaria dovrebbe essere fare educazione ambientale nelle scuole e agli operatori turistici, perché è evidente, non ci sono dubbi, che queste campagne sono ridotte così dai salentini stessi. E non ci sono giustificazioni. Se voglio vedere un turista responsabile, non posso permettermi di mostrargli un paesaggio così deturpato, tanto è vero che molti cicloturisti si fermano nella Valle d'Itria, che è molto valorizzata dagli stessi abitanti. Come mai? Perché in quella zona c'è stato un passaggio generazionale nel prendersi cura della campagna, ci sono tantissimi giovani che lavorano la terra e c'è un brulicare di aziende agricole. Da noi, invece, le campagne non sono più abitate e perciò facilmente bersaglio di abbandono abusivo di rifiuti».
Anche Vittorio De Vitis, presidente di Wwf Lecce, parteciperà all'iniziativa e lancia un appello: «Per cercare di risolvere il problema delle micro-discariche, occorrerebbe una cabina di regia che coinvolgesse la scuola, gli enti istituzionali, il mondo della cultura e che agisse a livello permanente: il volontariato non basta, perché manca ancora la coscienza civica. Inoltre, non ci si può basare solo sulle fototrappole. Ma noi domani ci saremo, perché il messaggio di questa iniziativa va nella direzione giusta».
Armati di guanti e sacchetti ci saranno anche gli alunni del De Pace di Lecce: «Vogliamo avere parte attiva nel rispetto dell'ambiente e nella tenuta della città ha commentato la dirigente scolastica Silvia Madaro Metrangolo perché salvaguardare il bene comune significa valorizzare il patrimonio a nostra disposizione: è importante sensibilizzare gli alunni, fa parte di un'educazione alla cittadinanza attiva e consapevole».
Altra scuola partecipante sarà il Galilei-Costa, con la squadra di puliziotti degli Ecoday, pronta a tornare dopo qualche anno di fermo. E ancora, hanno dato la propria convinta adesione, oltre all'arcivescovo di Lecce, Monsignor Michele Seccia, le associazioni sportive Asd Pallacanestro Lupa Lecce di Angelo Perniola, Asd Gdpm di Simone Lucia, la Federazione ciclistica italiana, con il suo presidente Sergio Quarta, il pugile professionista Antonio Santoro, che scenderà a sporcarsi le mani insieme ai suoi allievi della Lyon Gym di Lizzanello.
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