Amati scrive a ministro e prefetto sul caso del convegno “antiscientifico” sulla Xylella

Ulivi colpiti dalla xylella
Ulivi colpiti dalla xylella
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Lunedì 12 Settembre 2022, 20:52 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 00:07

Stop al contributo e via la commissione straordinaria che amministra il Comune di Ostuni. La richiesta è giunta già sul tavolo del ministro dell'Interno e del prefetto di Brindisi. E non riguarda solo possibili effetti o revoche su patrocinio o contributo economico fino a 2mila euro assegnato alla manifestazione. C’è di più. Dopo la delibera per finanziare un evento, non in linea con le direttive dell’Unione Europea e della regione sul fronte del contrasto alla xylella, il consigliere regionale del Partito Democratico Fabiano Amati si è rivolto direttamente al ministro Luciana Lamorgese ed al prefetto Carolina Bellantoni per chiedere la sostituzione della commissione straordinaria che è al governo della città di Ostuni dal 27 dicembre scorso, dopo lo scioglimento del consiglio comunale per “accertata infiltrazione della criminalità organizzata”. Richiesta esplicita. Senza remore o tentamenti, e che segue, quanto dallo stesso consigliere del Pd annunciato all’indomani della concessione del contributo. Da venerdì Amati contesta aperta le scelte della commissione.

La polemica sul caso xylella

Alla base dell’istanza la delibera di giunta con cui è stato disposto l’assegnazione del finanziamento all’evento organizzato sabato scorso dall’associazione “Sano e Salvo”, dal titolo “Complesso del dissecamento rapido dell’olivo. Quale futuro per la piana degli ulivi?. Un’iniziativa che – come annunciato dagli stessi organizzatori – contestava alcune scelte della regione ad iniziare dalle eradicazioni, e che aveva come promotori e relatori, anche il vicepresidente della Corte costituzionale Paolo Maddalena. «La concessione del contributo, peraltro in violazione dell’articolo 12 della legge 241 del 1990, è il risultato - afferma Amati - di estrema leggerezza e mancata conoscenza tecnica della tragedia xylella, con esiti paradossali: una commissione, nominata dal governo per amministrare un Comune, finanzia iniziative dirette a contrastare l’esecuzione di provvedimenti emanati da istituzioni governative per fronteggiare un disastro fitosanitario». La delibera è stata approvata dalla commissione straordinaria l’8 settembre scorso, alla presenza di due dei tre membri: il prefetto Tiziana Costantino ed il funzionario Silvana Maria Antonietta Madaro. Assente in quella seduta il viceprefetto Antonietta Lonigro.

Le critiche e la richiesta di revoca

Per Amati, così, sarebbe stata “sottovalutata” quella che è la posizione sul tema assunto in questi mesi dalle istituzionali nazionali e regionali. «Tale condotta, associata a poco credibili giustificazioni sulla concessione o meno del patrocinio, rileva un approccio culturalmente poco conforme al principio informatore dell’attività della pubblica amministrazione, per cui mi pare sostenibile l’idea di procedere alla sostituzione della Commissione straordinaria. E in questo senso – ha spiegato Fabiano Amati - ho rivolto una formale richiesta al ministro dell’Interno e al prefetto di Brindisi». Valutazioni dei due organismi, nell’eventualità di un riscontro su quanto denunciato dal consigliere regionale, che potrebbero non essere immediate. Sullo sfondo una polemica aperta venerdì dallo stesso Amati, a poche ore dalla pubblicazione della delibera. Dopo la prima nota di richiesta immediata di revoca del patrocinio, il prefetto Costantino, in risposta ad Amati aveva precisato che «a tale convegno è stato concesso solo l'uso dello spazio comunale del chiostro di San Francesco e un contributo così come è stato fatto per le altre manifestazioni estive che varie associazioni hanno inteso presentare al Comune.

Pertanto il patrocinio di cui si parla dato alla iniziativa non è stato affatto concesso e lo stesso deve intendersi come un refuso all'interno dell'atto adottato da parte della Commissione». Parole che hanno aperto un altro fronte di polemiche sul tema del contributo, fino anche a mettere in discussione l’intera attuale commissione alla guida del Comune di Ostuni.

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