Report choc degli studenti sulle scuole a Bari: finestre e bagni rotti, pareti danneggiate

In 1.450 hanno risposto a un questionario per testare lo stato di salute di 26 istituti

Report choc degli studenti sulle scuole a Bari: finestre rotte, pareti danneggiate
Report choc degli studenti sulle scuole a Bari: finestre rotte, pareti danneggiate
di Elga MONTANI
4 Minuti di Lettura
Giovedì 6 Aprile 2023, 06:06

Bagni danneggiati, muri crepati, pavimenti divelti, finestre rotte e chi più ne ha più ne metta. Sono i diversi problemi lamentati dagli studenti riguardo gli istituti in cui ogni giorno si trovano a fare lezione a Bari. In 1.450 hanno risposto a un questionario sottoposto su iniziativa della Consulta dello studente, nella persona di Chiara Ricci, coordinatrice e presidente della commissione edilizia e trasporti della consulta degli studenti, in collaborazione il presidente della stessa consulta, Michele Ripa.

Il principale problema lamentato riguarda proprio i bagni, in quanto la problematica emerge per ben 792 volte. Seguono le pareti danneggiate (628 segnalazioni) e i riscaldamenti non funzionanti (505 segnalazioni).

Poi ci sono le classi pollaio, ovvero aule troppo piccole per poter contenere la quantità di studenti che si è costretti ad inserire in uno stesso gruppo classe; infiltrazioni di acqua; norme sulla sicurezza non adeguate; palestre, quando ci sono, inagibili, considerato che sono tanti anche gli studenti che lamentano l’assenza totale di impianti dove poter fare sport; pavimenti dissestati; scale danneggiate; finestre rotte.

 

I problemi e le scuole

Tra i problemi che emergono dal sondaggio pesa anche, in molti casi, la mancanza di scivoli necessari agli studenti con disabilità motoria, e la presenza di barriere architettoniche. Ma c’è anche chi lamenta la presenza di vermi nel caffè o la presenza di ratti che passeggiano, tanto per citare le due che sembrano più “particolari”. Al questionario hanno partecipato scuole di Bari e provincia, 26, e per quanto riguarda il capoluogo gli istituti sono stati: convitto Cirillo, Liceo Salvemini, Liceo Orazio Flacco, Liceo Bianchi Dottula, Iiss Giulio Cesare, Iiss Romanazzi, e Ites Lenoci. Mentre per la provincia nell’elenco ci sono: l’Ite Francesco Maria Genco di Altamura; l’Itet De Viti – De Marco di Valenzano; il liceo Cartesio di Triggiano; l’Iiss Pietro Sette di Santeramo in Colle; il liceo Galileo – Curie di Monopoli; l’Iiss Galileo Ferraris di Molfetta; l’Iiss Tommaso Fiore di Modugno; l’Iiss Licei Canudo-Marone - Itt “Galilei” di Gioia del Colle; l’Iiss Federico II Stupor Mundi di Corato; l’Iiss Luigi Dell’Erba di Castellana Grotte; il liceo Carmine Sylos di Bitonto; il liceo Galileo Galilei di Bitonto; l’Ite Anna Maria Genco di Altamura; l’Iiss Michele de Nora di Altamura; l’Itis Nervi – Galilei di Altamura; il liceo Federico II di Altamura e il liceo Cagnazzi di Altamura. I risultati di questo sondaggio sono stati condivisi con la città metropolitana di Bari, a cui sta in carico la gestione delle problematiche legate all’edilizia scolastica, nella persona di Marco Bronzini, consigliere delegato alla Programmazione scolastica ed edilizia scolastica.

Un incontro proficuo, a cui è seguito l’invio di documentazione più dettagliata da parte degli istituti coinvolti, così da poter comprendere i margini di azione e le possibilità di intervento. Da quanto emerso dal confronto, alcune delle scuole i cui studenti hanno partecipato al sondaggio erano già attenzionate e le problematiche lamentate già note, e le stesse strutture risultano essere inserite nel nuovo piano triennale delle opere pubbliche, per cui alcuni ripristini sono previsti nell’arco dei prossimi mesi. Mentre per le altre si sta ora lavorando per comprendere cosa si possa fare. La speranza degli studenti è quella di aver aperto uno squarcio di luce relativamente ad un problema da tempo lamentato, e per il quale da molti anni si combatte per ottenere strutture adeguate dove poter svolgere le lezioni, non solo in sicurezza. Il prossimo passo della commissione edilizia e trasporti della consulta degli studenti sarà quello di occuparsi del problema trasporti. Al momento è stato elaborato un questionario, sulla falsa riga di quello relativo all’edilizia scolastica, e in questi giorni è stato inviato alle scuole. Avute le risposte si provvederà, come nel caso dell’edilizia scolastica, a parlarne con le autorità competenti in materia, per illustrare le eventuali problematiche che dovessero emergere, così da cominciare a lavorare insieme anche su quel fronte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA