Bene lo shopping di Natale e ora presto i saldi: boccata di ossigeno per il commercio

Bene lo shopping di Natale e ora presto i saldi: boccata di ossigeno per il commercio
di Adalisa MEI
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Martedì 3 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:30

Il 2022 è stato un anno funesto per le attività commerciali, anche se qualche segnale timido di ripresa ha fatto capolino durante le feste natalizie. Il caro bollette e il ridotto potere di acquisto delle famiglie ha portato infatti nell’anno appena trascorso molti negozi ad abbassare le saracinesche, altri a "sopravvivere". Hanno manifestato. Sono scesi in piazza più di una volta a Bari per far sentire la loro voce. Gli imprenditori hanno espresso la loro rabbia sulle speculazioni sul caro energia che rischia e ha rischiato di pregiudicare la sopravvivenza di molte categorie lavorative. Insomma i continui aumenti hanno messo in ginocchio centinaia di persone e di attività. Una boccata di ossigeno però, come gli stessi imprenditori raccontano, è arrivata con lo shopping natalizio. 

Budget limitato


Ma si è trattato comunque di timidi accenni di ripresa, perché il budget delle famiglie è stato limitato. Secondo Carlo Saponaro, presidente di Federmoda Bari: «A Natale, almeno per il settore abbigliamento e calzature, abbiamo mantenuto le stesse vendite dell’anno scorso. Anche grazie ai prezzi, nel nostro comparto, per lo più invariati. Con i saldi speriamo di continuare a mantenere questo equilibrio.

Non si è trattato certo di dati entusiasmanti a Natale, ma in linea con il 2021- precisa però Saponaro -. Se c’è stato un decremento delle attività è stato veramente lieve». Giuseppe Ferrante, titolare di Barbarella calzature nel quartiere Carrassi, precisa però: «Il 2022 è sì in linea con il 2021, quando però i dati comunque non erano per noi confortanti e soddisfacenti. Per cui io non sono assolutamente soddisfatto delle vendite di Natale».

L'avvio delle svendite


Il 2023, come ogni anno si apre con l’inizio dei saldi. Nonostante il periodo di grande incertezza, la stagione dei ribassi rimane comunque un momento molto atteso dai consumatori. La data di inizio è il 5 gennaio. Ma poi gli sconti proseguiranno per quasi due mesi, fino al 28 gennaio. Ci sarà il divieto di vendite promozionali nei giorni antecedenti. «È una legge che va rivista - precisa però Saponaro - Abbiamo già avuto un lungo periodo di scontistica a novembre con il Black friday. Poi c'é stato un periodo di stasi, con vendite ferme, prima di Natale. La ripresa delle attività è avvenuta negli ultimi 4-5 giorni di Natale. I saldi non posso essere riproposti così in fretta. E’ un problema che va affrontato e lo diciamo come Confcommercio da tantissimo tempo».


E anche gli imprenditori sono sul piede di guerra. L’inizio dei saldi già a gennaio è una decisione infatti ritenuta poco corretta e a loro svantaggio: «È inverosimile parlare di saldi di fine stagione quando a Bari questo periodo corrisponde all’inizio della stagione – precisa infatti Barbara Di Molfetta, titolare di BeKreative, negozio di arredamento e complementi e di abbigliamento di corso Benedetto Croce -. È inaccettabile. Il saldo non è consono e giusto rispetto alle temperature che abbiamo registrato fino ad ora in città. Abbiamo avuto il freddo vero da appena un mese – continua Di Molfetta – e prima le vendite per l’abbigliamento invernale sono state ferme. Oltre il danno la beffa per noi. Non è corretto nei confronti dei commercianti che hanno avuto già un anno difficile. I saldi sarebbero dovuti iniziare tra un mese, anche a febbraio ma non adesso. Molti consumatori – conclude l’imprenditrice – hanno pensato bene a Natale di attendere e acquistare con i ribassi, soprattutto nell’abbigliamento. È ovvio che non hanno comprato: tra solo due giorni potranno acquistare con lo stesso prezzo, anziché un maglione due». «Le alte temperature in città hanno frenato gli acquisti - spiega anche Ferrante - soprattutto dell’abbigliamento invernale. Stiamo riuscendo a vendere qualcosa solo adesso. Ad ottobre la gente chiedeva ancora abbigliamento estivo. I saldi non possono cominciare adesso e desideriamo essere ascoltati».
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