Da Udine nella piccola Patù: «Abbiamo abbandonato tutto e acquistato una masseria»

Da Udine nella piccola Patù: «Abbiamo abbandonato tutto e acquistato una masseria»
di Luana PRONTERA
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Lunedì 9 Gennaio 2023, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 16:02

Una dimora tranquilla nel cuore del centro storico oppure una villa vista mare immersa nel profumo della macchia mediterranea. Sono queste le principali richieste di coloro che scelgono il Salento per acquistare casa. Si opta spesso per un restauro conservativo con recupero di pavimenti originali in cementine e cocciopesto.


«Il 70% degli investitori è italiano, il 20% italiani residenti all'estero, il 10% stranieri provenienti del Nord Europa - spiega Afferma Andrea Imperato titolare dell'agenzia Dimora nel Salento, con sede ad Alessano -.

Sono coppie o piccoli nuclei familiari con età compresa tra i 35 e 65 anni. La maggior parte, circa il 40%, acquista casa per godimento personale. Una scelta molto comune in coloro che per anni frequentano il Salento e finiscono per innamorarsene. Il 40% opta per un investimento misto. Cioè acquista una casa vacanza, preferibilmente al mare, per il proprio personale benessere con l'intenzione chiara di trasformarla in fonte di investimento futuro. L'investimento puro riguarda il 10% dei clienti mentre un altro 10% compra casa per trasferirsi».

Richiestissimo il Capo di Leuca

Richiestissimo il Capo di Leuca dove, a Castrignano del Capo, opera Antonio Picci della Ferilli immobiliare: «Gli italiani che vivono al Nord cercano prevalentemente fabbricati da ristrutturare con giardino e volte a stella. Gli stranieri sono alla ricerca di ville con vista mare oppure di terreni con progetto approvato per la costruzione di una villa con piscina mentre molti clienti locali acquistano case al mare per procurarsi una nuova rendita».
«C'è una categoria particolare di clienti che ha vissuto l'infanzia in terra salentina prima di emigrare e, ad un certo punto, ha scelto di ritornare e investire in luoghi cari - afferma Diletta Ciardo di Casa in Salento con sede ad Alessano -. È recente la storia di Paolo Bleve, che ha acquistato e illuminato Casa Tabacco di Alessano promettendo all'edificio ormai in disuso da decenni, una nuova vita. Tra le città e i paesi più ricercati ci sono Tricase, Ruffano e altri centri del Basso Salento».

«Tricase è meta ambita da italiani e stranieri che scelgono di vivere buona parte dell'anno in un luogo di autentica buona vita - precisa il sindaco Antonio de Donno -. Luoghi unici, buona cucina, ospitalità e qualità della vita attraggono un numero notevole di investitori e il trend è in crescita».
Molti comuni dell'entroterra come Ruffano offrono opportunità di investimento nel borgo antico e antiche masserie. «Negli ultimi anni molti personaggi provenienti dall'Italia e dall'estero hanno acquistato casa qui - conferma il sindaco Antonio Rocco Cavallo -. Significa che la rigenerazione urbana e sociale dei nostri borghi antichi sta dando buoni risultati».

Le storie


Intanto si susseguono le dichiarazioni d'amore verso questa terra di frontiera. «Passeggiavo nel centro storico di Alessano e ho visto un palazzo che mi piaceva e l'ho acquistato - racconta l'avvocato Paolo Baccarini di Modena -. Di recente ho scelto anche una casa per mia madre. Lì potrebbe godere di un buon clima, di una casa semplice e dell'aiuto della gente del posto famosa per lo spirito di solidarietà».
Un'altra storia bella arriva da Patù, nel Capo di Leuca. Nel 2014 Paola, originaria di Udine, decide di cercare una struttura nel Basso Salento dove trasferirsi insieme alle figlie e alle rispettive famiglie. L'idea è quella di acquistare un edificio abbastanza grande da poter ospitare le loro abitazioni e alcune camere per cambiare vita. La scelta è stata quella di acquistare una Masseria del 700. Un rudere degradato ed abbandonato al vandalismo e all'incuria. Dopo il lungo e difficile intervento di restauro Masseria Palane è diventata punta di diamante dell'intera zona. «Conosciamo il Salento dagli anni '90 quando era ancora selvaggio e poco frequentato - afferma Linda Tortora -. Nel 2010 mia sorella Roberta decise di acquistare casa ad Acquarica del Capo e con mio marito iniziammo a pensare di abbandonare tutto per trasferirci qui. Ci siamo riappropriati del nostro tempo respirando una nuova vita. Ogni volta che un ospite visita la nostra struttura e si innamora di questa terra la felicità si moltiplica».
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