Settimana Santa e processioni, oggi le gare dei confratelli

Settimana Santa e processioni, oggi le gare dei confratelli
di Michele MONTEMURRO
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Domenica 20 Marzo 2016, 06:14 - Ultimo aggiornamento: 16:21
È la domenica delle Palme ed è quindi, come da tradizione secolare, il giorno delle «gare»: le offerte rivolte dai confratelli per aggiudicarsi i Simboli delle processioni, organizzate dalle confraternite dell’Addolorata e del Carmine. Dopo il rispetto del vespro, cioè della preghiera serale cristiana per onorare la liturgia della domenica delle Palme, la prima «gara», organizzata dalla Congrega dell’Addolorata, toccherà alle 18 nella chiesa di San Domenico in Città Vecchia, mentre alle 20,30 sarà la volta della Confraternita del Carmine nel Salone di Rappresentanza della Provincia in via Anfiteatro. Le offerte dei confratelli saranno destinate in gran parte ad opere caritatevoli, come pure alla mensa dei poveri.
 
A sottolineare l’importanza di rispettare il vespro è stato il vescovo Filippo Santoro quando nel 2013, un anno dopo il suo insediamento, ha ritenuto inopportuno svolgere le «gare» in occasione di un giorno sacro come quello della domenica delle Palme. Dall’anno successivo, grazie all’intervento di sensibilizzazione di alcuni confratelli e “saggi”, le «gare» sono tornate a svolgersi nel suo giorno storico, come accade oramai dai primi dell’Ottocento, dunque da quando si ha certezza scritta dello svolgimento delle assemblee straordinarie durante le Palme.

Ogni statua ha il suo profondo significato, specie per i confratelli, che ritengono anche il semplice pellegrinaggio un momento di avvicinamento a Dio. Tuttavia, come si rileva dalla storia delle processioni, i Simboli più ambiti restano due: le Sdanghe dell’Addolorata, l’unica statua della processione del Giovedì santo, e Gesù Morto, la penultima statua della processione dei Misteri. Proprio l’anno scorso, infatti, l’offerta dei confratelli per le Sdanghe dell’Addolorata è stata quella più alta, con la donazione di 50mila euro, mentre quella per Gesù Morto è stata la seconda con 32mila euro. In ambedue le processioni un ruolo fondamentale lo esercitano i due troccolanti, che dettano i ritmi delle stesse. Nel 2015 per le troccole sono stati offerti 16.400 euro per quella dell’Addolorata e 20mila euro per quella del Carmine. Le offerte di un certo tipo, però, non le possono fare tutti, motivo per cui l’intensità delle processioni è garantita anche a chi, pur non potendo osare nelle donazioni, si sente realizzato partecipando ai Riti con una “posta” (la coppia di confratelli), per la quale le cifre si abbassano notevolmente.

Anche quest’anno la processione dei Misteri o del Venerdì santo, che ritorna tra le vie del Borgo, registra un’interessante novità. Le porte della chiesa di San Francesco, quella di via Regina Elena ad angolo con via Anfiteatro, resteranno aperte per la prima volta al pubblico, in occasione della sosta della processione. La decisione, assunta dalla Confraternita guidata dal priore Antonello Papalia, ha deciso di abbattere quel “muro” di mistero che fino ad oggi separava i confratelli dalla cittadinanza. Durante la sosta, la Via Crucis sarà accompagnata da un apposito coro per rendere ancora più intenso il momento di preghiera, che per la prima volta la gente potrà vivere a stretto contatto nella chiesa tra i Simboli della Passione e i confratelli stessi.

Lo scorso anno, invece, la processione dei Misteri tornò in via del tutto eccezionale, solo per quell’anno, in Città Vecchia come gesto di riconoscenza nei confronti della famiglia Calò, per il 250° anniversario della donazione di alcune statue. Quest’anno, quindi, la tradizione è stata ripristinata.
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