Sono le sdanghe dell’Addolorata della notte del Giovedì Santo, con 113.000 euro, in rialzo sul 2019 che pure vide un’offerta di 111.000 euro, a segnare il record delle gare per l’edizione 2024 della Settimana Santa di Taranto. Per Gesù Morto, invece, unica offerta secca: 30.000 euro. Al contrario, più animata la gara per l’Addolorata dei Misteri, aggiudicata alla fine per 55.100 euro. L’esordio è stato col botto: subito 30.000 per la troccola dell’Addolorata e 20.000 per quella dei Misteri, offerte poi lievitate. Ma significativo, nella gara in San Domenico, è stato anche il balzo dell’offerta per le sdanghe dell’Addolorata passata in pochi minuti da 40.000 a 80.100 euro sino ad arrivare poi ai 113.000 finali.
Le gare
Come consuetudine, è stato il passaggio della troccola lungo il corridoio centrale di San Domenico e della Concattedrale, ad aprire le due gare dopo un saluto ed una breve introduzione dei due padri spirituali e dei due priori: don Emanuele Ferro e Giancarlo Roberti per l’Addolorata e don Marco Gerardo ed Emanuele Papalia per il Carmine. Le gare si sono svolte ieri sera in San Domenico per l’Addolorata e in Concattedrale per i Misteri, affollate da centinaia di persone.
E sono state anche le gare in cui sono stati ricordati i confratelli scomparsi e resa nota la finalizzazione delle entrate dell’Arciconfraternita del Carmine. Per queste ultime, è stato il padre spirituale don Marco Gerardo a comunicare che lo scorso anno il Carmine ha effettuato interventi di carità materiale (dal pagamento delle bollette alla spesa alimentare) per 42mila euro, mentre le donazioni per la carità sono state pari a 110.527 euro per un totale, quindi, di circa 152mila euro. Inoltre, tra riti della Settimana Santa e festa della Madonna del Carmine a luglio, sono stati erogati 228mila euro per il lavoro di circa 200 persone.
Tra i confratelli scomparsi, una menzione particolare ha avuto Salvatore Pace, maestro dei novizi al Carmine, morto nei mesi scorsi. Tanti gli applausi che sia in San Domenico che in Concattedrale si sono levati al suo nome, così come diverse sono state le offerte fatte in suo ricordo. E Vincenzino, figlio di Salvatore, ieri sera commosso, quest’anno sarà uno dei due bambini portatori delle pesare nella processione dell’Addolorata. Quest’ultima confraternita, inoltre, ha anche annunciato l’avvenuto restauro della troccola e delle pesare, per le quali è stata donata una nuova custodia, nonché un’offerta per il restauro della statua dell’Addolorata.
Il dettaglio
Ma vediamo ora il dettaglio delle offerte di ieri, riportando tra le parentesi quelle dello scorso anno.
Processione Addolorata 2024
Sdanghe: 113.000 (20.000)
Troccola: 35.100 (23.400)
Croce dei Misteri: 8.000 (7.000)
Pesare: 2.000 (2.000)
Prima Croce: 7.500 (7.500)
Seconda Croce: 7.500 (6.000)
Terza Croce: 7.400 (3.000)
Prima Mazza: 3.800 (3.000)
Seconda Mazza: 3.050 (3.200)
Terza Mazza: 3.500 (3.300)
Bastoncino: 5.800 (3.000)
Prima Posta (che insieme al Bastoncino forma il Trono): 1.000 (3.000)
Processione Misteri 2024 (nella parentesi le cifre delle gare del 2023)
Troccola: 35.000 (30.000)
Gesù Morto: 30.000 (87.000)
Addolorata: 55.100 (41.000)
Croce dei Misteri: 13.000 (15.400)
Gonfalone: 6.500 (5.500)
Sacra Sindone: 20.000 (40.100)
Crocifisso: 10.000 (35.000)
La Cascata: 10.000 (20.500)
Ecce Homo: 22.500 (10.000)
La Colonna: 30.000 (18.500)
Cristo all’Orto: 21.000 (19.100)
Forcelle processione Misteri 2024 (in parentesi il 2023)
Forcelle Gesù Morto: 25.000 (3.000)
Addolorata: 25.000 (4.000)
Sacra Sindone: 5.000 (3.000)
Crocifisso: 12.200 (2.000)
La Cascata: 9.300 (2.000)
Ecce Homo: 6.800 (2.000)
La Colonna: 9.600 (2.200)
Cristo all’Orto: 9.700 (7.000).
La domenica delle Palme
Ma se le “gare” sono state il clou della giornata, la domenica delle palme è cominciata molto presto con il rito, celebrato in tutte le chiese, e spesso all’esterno, della benedizione dei rami di ulivo. In piazza Immacolata, presenti tanti bambini e scout, le comunità del Carmine e del Santissimo Crocifisso hanno voluto celebrare insieme l’evento per dare la forza della condivisione ad un messaggio di pace, ha detto monsignor Marco Gerardo, parroco del Carmine, affiancato da don Andrea Mortato e da monsignor Marco Morrone per la parrocchia del crocifisso. In piazza le due comunità sono arrivate con due cortei e tanti rami di ulivo protesi verso l’alto. I cortei erano aperti da una piccola rappresentanza delle omonime confraternite e i confratelli del Carmine erano scalzi. Coperti da un drappo rosso e ornati di ulivo, i due crocifissi portati dai confratelli. Ma è stata anche una giornata all’insegna della musica dei Riti, con la banda “Santa Cecilia” di Taranto, diretta dal maestro Giuseppe Gregucci, che al suono della marcia “A Maria Santissima Addolorata”, composta da Michele Ventrelli, si è mossa da piazza Immacolata intorno alle 11 per il concerto itinerante dalla domenica delle palme. Prima di arrivare e sostare in piazza della Vittoria, in via D’Aquino la banda ha suonato “Aeternum”, la nuova marcia scritta dal maestro Gregucci in ricordo del padre. Il passaggio della banda, un appuntamento centrale di questa domenica, è stato seguito e partecipato da tante persone che poi hanno fatto ala all’esibizione in piazza della Vittoria. La banda “Santa Cecilia” si esibirà anche stasera in un concerto nella chiesa del Santissimo Crocifisso che avrà inizio alle 20.
Archiviate le “gare”, le due confraternite entrano nel vivo dei preparativi che precedono sia le processioni che il pellegrinaggio del Giovedì Santo.