Taranto, porto: Ferretti cerca tra i fornitori un’azienda per il subentro

Taranto, porto: Ferretti cerca tra i fornitori un’azienda per il subentro
di Domenico PALMIOTTI
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Sabato 27 Aprile 2024, 08:34

Ferretti starebbe cercando tra i suoi fornitori un’impresa disposta a subentrargli nel progetto di Taranto dal quale si è disimpegnato. Il progetto, nello yard ex Belleli, riguardava la costruzione di scafi per yacht con un investimento, tra risorse pubbliche e private, di 200 milioni.

Nel frattempo, Cantieri di Puglia, altra impresa di cantieristica navale che vuole investire nell’area ex Soico, ha presentato all’Autorità portuale una manifestazione di interesse per lo stesso yard dopo l’uscita di Ferretti. E ci sono novità anche per la piattaforma logistica, richiesta da Vestas Blades Italia, azienda che a Taranto produce le pale eoliche. Dopo Vestas, sono arrivate due domande concorrenti per la stessa area e ai proponenti l’Authority ha chiesto della documentazione integrativa. Ieri il presidente dell’Authority, Sergio Prete, ha firmato i provvedimenti con cui una delle due domande viene rigettata, perché non sono stati forniti i documenti chiesti, mentre viene ammessa quella di un consorzio polacco che propone logistica agroalimentare e industriale.

La domanda di quest’ultimo soggetto verrà pubblicata dall’ Authority nella prossima settimana. Resterà pubblica per venti giorni per l’eventuale presentazione di opposizioni e osservazioni. Trascorsi i termini, l’Authority insedierà una commissione per una valutazione comparativa delle due proposte e poi procederà all’assegnazione della piattaforma. Che Vestas chiede per attività legate alla sua produzione, considerato che è stata avviata a Taranto la costruzione delle pale eoliche più grandi del mondo. Già ieri è stato comunicato a Vestas che ora c’è un concorrente sulla stessa area.

In quanto a Ferretti, si dovrebbe sapere nel giro di un mese se c’è o meno un soggetto disposto a prendere il suo posto. Nella call del 23 aprile con i firmatari dell’accordo, sono stati i consulenti legali del gruppo ad annunciare l’avvio della ricerca. Particolare confermato dal sindaco Rinaldo Melucci, per il quale Ferretti ha “avviato interlocuzioni con una nuova figura imprenditoriale pronta a subentrare nel progetto”. Che Cantieri di Puglia per ora si sia limitato ad una manifestazione di interesse verso l’Authority - allo stato l’unica -, emerge anche da altri particolari accertati da Quotidiano.

Il primo è che Cantieri di Puglia - azienda non ancora operativa - non sarebbe tra i fornitori di Ferretti, che invece sta sondando nell’area più vicina al gruppo. Il secondo è che l’investimento che Cantieri di Puglia vuol fare nell’ex Soico è diverso da quello che aveva in animo Ferretti, e cioè la vetroresina, e quindi qualora eventualmente subentrasse, il progetto andrebbe cambiato e le condizioni di subentro negoziate. Non si può tuttavia escludere a priori che una interlocuzione tra le parti possa nascere e a quel punto bisognerebbe vedere cosa farebbe Cantieri di Puglia dell’ex Soico.

Perché si punta ad un nuovo soggetto dopo Ferretti? Perché essendo già in cantiere la messa in sicurezza dell’area ai fini ambientali, non ripartire da zero permetterebbe di mandare avanti questo progetto e di salvare la possibilità di riconvertire ad una nuova funzione lo yard ex Belleli abbandonato da decenni. Cantieri di Puglia, terminata la conferenza di servizi Zes, deve decidere sul piano di caratterizzazione dell’ex Soico per accertare che tipo di inquinamento c’è, quale è il livello di profondità e quale, infine, il lavoro da svolgere. Ma da informazioni preliminari sullo stato del sottosuolo dell’ex Soico, esisterebbe un’alta possibilità - pare intorno al 70% ma è da verificare - che la bonifica non sia necessaria. Al contrario, invece, nello yard ex Belleli la bonifica va fatta (Sogesid, società pubblica, è la stazione appaltante), il progetto è autorizzato e prevede il capping, cioè l’incapsulamento della parte inquinata. A Sogesid sta perfezionando l’iter di nomina della commissione dell’appalto.

Un articolo dell’accordo stipulato per Ferretti prevede che possa cedere quote o l’accordo, salvo poi definire gli aspetti economici. A prescindere se ci sarà o meno un’alternativa a Ferretti, nell’ultima call l’Authority e Sogesid hanno detto che non si possono stoppare l’affidamento del progetto esecutivo e la realizzazione delle opere. L’iter va quindi avanti ed anche per questo si è contingentato in 30 giorni il tempo per una risposta. Se ci sarà un subentro e il nuovo arrivato rimodulerà l’investimento, bisognerà anche rivedere il quadro economico e capire quale sarà il contributo del privato.
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