«Abbiamo tanta bellezza, tocca a noi valorizzarla»: Benedetta Pilato, testimonial di Taranto Capitale della Cultura 2022

«Abbiamo tanta bellezza, tocca a noi valorizzarla»: Benedetta Pilato, testimonial di Taranto Capitale della Cultura 2022
di Francesca CIURA
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Lunedì 18 Gennaio 2021, 09:34

C'è anche Benedetta Pilato tra i testimonial della candidatura di Taranto a Capitale italiana della Cultura, accanto a grandi nomi della scienza e della letteratura come l'immunologa Antonella Viola e Giancarlo De Cataldo.
Testimoniare, nel senso di affermare per propria diretta conoscenza o per appartenenza, qualcosa di cui si è parte integrante, non è facile come può apparire. Benedetta, si sente pronta ad affrontare anche questa sfida?
«Sì, sono pronta anche se devo confessare che non conosco i miei colleghi. O meglio la dottoressa Viola so chi è, l'ho vista spesso in televisione in questo lungo periodo segnato così duramente dal Covid. Ciò nonostante conosco la caratura dei personaggi e devo confessare di sentirmi onorata di far parte di questa avventura. Spero che possa essere utile per aiutare la mia città a compiere un salto di qualità».


Crede che questo possa essere davvero uno strumento per accrescere il potenziale di Taranto?
«Sarebbe un buon inizio, ma al resto dovrà pensare la città. Soprattutto spetterà a noi tarantini iniziare a pensare diversamente, adottando le migliori strategie per riuscire a ribaltare l'immagine negativa che la città ha dato sinora di sé. Per queste ragioni sono felice di testimoniare la grandezza della mia terra che mi auguro riesca ad affermarsi pienamente in tutti i settori da quello culturale a quello economico, sportivo ed infrastrutturale».


Se dovesse rappresentare con un'immagine la città, quale sarebbe l'elemento da mettere in primo piano?
«Non c'è dubbio, il mare. E non per un fatto puramente legato al nuoto, la mia passione più grande, ma per la bellezza del paesaggio e la purezza delle acque, la sua storia millenaria che solo a pensarci mette i brividi. E poi Taranto per me è il porto sicuro, casa mia».


Il 2020 è stato un anno straordinario nel vero senso della parola: per milioni di persone sarà ricordato per il terrore provocato dalla pandemia, ma per lei è da incorniciare per i risultati eccezionali che si sono susseguiti velocemente fino alla qualificazione per i Giochi olimpici di Tokyo. Tutto questo l'ha cambiata?
«È vero: sono stati 12 mesi incredibili, nel corso dei quali ho lavorato tanto, ho viaggiato tanto, ma non sono cambiata, piuttosto sono cresciuta e non solo in relazione alle prestazioni, ai risultati perché, come ripete il mio allenatore non è stato traguardato ancora nulla, questo è solo l'inizio per il raggiungimento di un obiettivo più grande: l'affermazione personale.

Poi, al di là del Covid, che proprio alla fine dell'anno non ha risparmiato neanche me, il 2020 è stato un anno pazzesco nel corso del quale, nonostante le innumerevoli restrizioni, ho avuto la possibilità di conoscere tantissima gente, di confrontarmi con culture diverse, modi di pensare, di agire, di vivere lontani dai miei, dai nostri. È stato bellissimo e sì, mi sento sicuramente cresciuta rispetto agli anni passati; e poi, oggi sono decisamente più grande perché compio 16 anni!».


Auguri campionessa! Ma ora come sta?
«Grazie mille! Sto bene, ma la paura è stata tantissima. Solo da poco ho ripreso ad allenarmi, seppure a ritmi molto più blandi».


I prossimi appuntamenti?
«In sequenza ci saranno i campionati italiani giovanili, poi gli Assoluti, a seguire gli Europei e poi Tokyo».
Tornando alla candidatura di Taranto, secondo lei questa città ha le potenzialità per un salto di qualità?
«Certo, sicuramente, perché parliamo di una città che ha in sé così tanta bellezza che non può rimanere nell'ombra o ad esclusivo beneficio dei soli tarantini».


E per il futuro, nella tua vita ci sarà sempre Taranto?
«Qui c'è la famiglia, pertanto casa mia sarà sempre a Taranto, ma tra due anni, quando avrò terminato la scuola, valuterò. Intendo comunque proseguire con l'Università».


Con i Giochi del Mediterraneo sono previsti lavori infrastrutturali importanti.
«Purtroppo arriveranno dopo il compimento del mio 21 compleanno, due anni dopo il diploma di maturità... Mi auguro che chi verrà dopo potrà godersi il comfort di allenarsi comodamente a casa senza dover viaggiare tutta la settimana».

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