Nuoto, Benedetta Pilato sul podio mondiale a Doha: «Non sono al top, va bene così»

Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM
Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM
di Ciro SANARICA
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Lunedì 19 Febbraio 2024, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 14:36

Benedetta Pilato a quel podio iridato, che la ospitò ancora quattordicenne, ci è affezionata. Per la quarta volta di fila, la nuotatrice tarantina, vi sale, e lo fa col solito sorriso. La “Sirenetta dei Due Mari” ieri sera ha conquistato la medaglia di bronzo nel 50 rana dei campionati mondiali di nuoto che si sono chiusi a Doha.

La nuotatrice allenata a Torino da Antonio Satta, ha stabilito un nuovo primato, confermandosi autentica “record girl” del Tacco d’Italia. Non era mai accaduto nella storia azzurra del nuoto che nella specialità del 50 rana, per quattro edizioni consecutive dei Mondiali, la stessa atleta andasse sempre a medaglia.

Un risultato pesante

Non si è trattato dell’oro ieri e nemmeno dell’argento (come fu a Gwangju nel 2019 e Budapest nel 2022), ma di un bronzo (come a Fukuoka 2023) comunque “pesante”, arrivato in un periodo particolare, di un’annata atipica, ove, a calamitare le attenzioni, e soprattutto gli sforzi degli atleti, sono le Olimpiadi parigine. E chi, come Benny, il pass per i Giochi a Cinque Cerchi, lo ha già in tasca, veicola la preparazione in tal direzione, col rischio (calcolato consapevolmente) di sacrificare altro. Forma non al top quindi in Qatar e, per tale ragione, il bronzo va preso come un risultato da non denigrare affatto.

Entrata in finale con il terzo tempo (sabato aveva nuotato sia la batteria del mattino che la semifinale del pomeriggio di poco sotto i 30”), alle spalle della campionessa del mondo in carica, Meilutyte, e della cinese emergente Tang, confermerà la posizione chiudendo in 30”02 la vasca secca. Split non perfetto (0.66) e primi venti metri non impeccabili che la costringono ad inseguire sin dalle prime battute. La rimonta non riesce, nonostante 25 metri finali pregevoli. Tocca la piastra con 62 centesimi di ritardo dalla lituana Meilutyte (terzo oro iridato consecutivo) ed a 51 dalla Qiating Tang, grande rivelazione del Mondiale (oro nel 100 rana e record asiatico nel 50).

Non le manca l’humor a fine gara, quando dirà: «E’ vero mi avete conosciuta quattro anni fa in questa stessa specialità, ma anche con questi stessi tempi, quindi non è cambiato nulla». E’ cambiato tanto invece. Super Benny, capace di rendimenti stratosferici, con una costanza difficile da reperire al mondo, tra i 14 ed i 19 anni, ha raggiunto un indice di maturità superiore, che le permette di non essere mai banale, in acqua quanto fuori. «Mi dispiace non essere nel miglior periodo di forma ma sono contenta perché qui mi importava più conquistare una medaglia che non il tempo».

Le soddisfazioni per la Puglia che nuota, nella giornata conclusiva dell’Aspire Dome, sono proseguite con la staffetta 4x100 mista donne, la gara che ha chiuso la XXI edizione dei Mondiali. Il cinquanta per cento della squadra azzurra parlava pugliese e ciò non può che rappresentare motivo di vanto. Il Commissario Tecnico Cesare Butini aveva risparmiato le batterie mattutine alla Pilato, non già a Chiara Tarantino, che aveva contribuito all’accesso in finale del team italiano, capace altresì di garantirsi il pass per le prossime Olimpiadi. La finale ha interessato, oltre alla coratina di nascita e leccese d’adozione, la stessa Pilato, riuscita temporaneamente a portare l’Italia al quarto posto. Le staffettiste azzurre (Costanza Cocconcelli e Francesca Pasquino le altre due frazioniste) hanno chiuso al sesto posto. Da sottolineare gli straordinari a cui è stata chiamata Chiara Tarantino a Doha. La ventenne allenata a Lecce da Mauro Borgia (è l’unico esempio di atleta pugliese verace nel giro della Nazionale maggiore che si allena nella regione di nascita) è scesa in acqua la bellezza di undici volte, disputando batterie e semifinali del 100 stile, batterie del 50 ed è stata punto fermo di tutte le staffette a cui poteva prendere parte (4x100 stile donne, 4x100 stile mista, 4x100 mista mixed e 4x100 mista donne) raggiungendo sempre la finale ed il pass olimpico.

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