La Serie B ai raggi X: pro e contro di tutte le squadre. In quattro per la A, Bari outsider

La Serie B ai raggi X: pro e contro di tutte le squadre. In quattro per la A, Bari outsider
di Giuseppe ANDRIANI
6 Minuti di Lettura
Mercoledì 10 Agosto 2022, 20:38

Se fossero sorelle, sarebbe una famiglia allargata. Altroché. La Serie B che inizierà venerdì sera con Parma-Bari presenta almeno una dozzina di big ai nastri di partenza. E pensare che alcune di queste saranno costrette a lottare per non retrocedere. Dalle super favorite Cagliari e Genoa, retrocesse con l'ambizione di fare pochi mesi di cadetteria e tornare in alto, al Parma, che ci riprova e ha già battuto Lecce (amichevole) e Salernitana (Coppa Italia). C'è chi ha l'allenatore esperto (Liverani), chi ha il super bomber (Coda). E c'è il Benevento che ha mantenuto un organico di un altro pianeta. Dietro il gruppone, nel quale c'è anche il Bari di Mignani, debuttante tra gli allenatori di spessore di questa B. Chiamarla A2 è ingeneroso verso la storia della B, ma il concetto è quello. Difficile individuare chi è indietro, occorre farlo con le pinze e con mille cautele. La sorpresa è dietro l'angolo, in una selva indistinta di squadre costruite per vincere. Lo spettacolo può iniziare. Sarà bellissimo.

Prima fascia

BENEVENTO
I pro:
Una squadra che ha dato continuità al progetto dell'anno scorso, con un innesto di qualità (La Gumina). L'allenatore confermato, Caserta, può dare un valore aggiunto.
I contro: Le settimane turbolente vissute con la proprietà in bilico avevano spento un po' l'entusiasmo. Dal punto di vista ambientale, il rischio è di pagare la delusione dello scorso campionato.
CAGLIARI
I pro:
Un allenatore, Liverani, che ha già vinto il campionato di Serie B con il Lecce. E che ha tanta fame e voglia di rilancio. Il mercato, con gli arrivi di Viola e Lapadula, dà ancora maggior consistenza a una squadra che ha un paracadute tecnico di tutto rispetto.
I contro: Per le retrocesse, storicamente, non è facile tornare subito in Serie A. Può essere la difficoltà maggiore per un Cagliari che ha costruito un organico già in grado di competere per il primo posto.
GENOA
I pro:
Forse il mercato più importante della Serie B. Avere Coda è quasi come partire 1-0 in ogni partita. Ha lanciato un segnale con la tripletta alla Lazio, è una sorta di Cristiano Ronaldo della Serie B. Rappresenta una garanzia e non è il solo. Altro punto a favore: il grande entusiasmo in città con il boom di abbonamenti, nonostante la retrocessione dopo oltre quindici anni di Serie A. La realtà è che nessuno si aspetterebbe di rivedere il Genoa in cadetteria l'anno prossimo. Sembra un destino segnato. Ma attenti, questa è la Serie B.
I contro: Blessin non conosce la categoria e dovrà farsi valere dopo la retrocessione dell'anno scorso (seppur con diverse buone cose fatte vedere).
PARMA
I pro
: Un precampionato super e un allenatore, Pecchia, fresco di promozione.
I contro: Il rischio di deprimersi in caso di qualche delusione nelle prime giornata

Seconda fascia

BARI
I pro:
La continuità con l'anno scorso e una squadra migliorata ma non rivoluzionata (del resto era già pronta per fare la B). E un allenatore, Mignani, che sembra destinato a grandi traguardi.
I contro: La questione multiproprietà può distrarre non poco. E in caso di promozione in Serie A, le ricadute sull'umore nella parte finale del campionato, sarebbero tutt'altro che semplici da gestire. Serve un attaccante ma il mercato è lungo.
BRESCIA
I pro:
La continuità con l'anno scorso in molti elementi della rosa.
I contro: Un mercato vissuto leggermente sotto tono rispetto al passato. E l'instabilità della gestione tecnica in alcuni momenti.
COMO
I pro:
La proprietà più ricca del calcio italiano, la voglia di investire e l'arrivo di Fabregas. Solo colpo ad effetto? Non è detto. E davanti ci sono Mancuso e Cerri.
I contro: La necessità di partire forte, con una squadra quasi del tutto rinnovata.
MODENA
I pro:
Tesser ha esperienza e personalità. Il mercato, con Diaw, Gargiulo e Falcinelli è da Serie A.
I contro: L'essere una neo promossa può essere un problema. A volte, però, diventa un vantaggio.
PISA
I pro:
L'attacco rinnovato con Cissè e Torregrossa lascia ben sperare.
I contro: Non è facile confermarsi con un altro allenatore.
REGGINA
I pro:
Mercato super e Inzaghi è una garanzia.
I contro: Almeno dieci titolari su undici nuovi. E il tempo scarseggia.
SPAL
I pro:
L'esperienza dei tanti che hanno già vinto in B.
I contro: La tanta concorrenza. E forse manca qualcosa in mezzo.
VENEZIA
I pro:
Un mercato convinto e importante.
I contro: Gli stranieri che dovranno dimostrare qualcosa.

E l'handicap delle retrocesse.

Terza fascia

ASCOLI
I pro:
Un ambiente nel quale si lavora bene e - allenatore a parte - la continuità. Bene la conferma di alcuni calciatori ambiti anche da altri club importanti.
I contro: Sul mercato è mancata qualcosa. Serviva, forse, qualche innesto in più in mezzo al campo. 
CITTADELLA
I pro:
Attenti al solito Cittadella. Sono arrivati Asencio, Embalo e Felicioli, giocatori importanti per la categoria.
I contro: Permane un gap con le big della categoria. Ma c’è l’abitudine a stupire.
FROSINONE
I pro:
L’arrivo di calciatori di livello: da Moro, conteso un po’ da tutti, a Lucioni, una garanzia dal punto di vista dell’esperienza.
I contro: L’anno scorso Grosso non ci è riuscito e questa può essere la sua ultima grande occasione. Da valutare i giovani.
PERUGIA
I pro:
Castori ci è riuscito con la Salernitana. L’ossatura è quella che fece benissimo l’anno scorso.
I contro: Bene l’arrivo di Di Serio, ma al di là di un buon Melchiorri, serve un attaccante di peso.
TERNANA
I pro:
L’eredità: il bel calcio dell’anno scorso. Bastasse questo Lucarelli sarebbe già da Serie A. Bene l’arrivo di Di Tacchio in un settore nevralgico del campo, nel quale serviva un minimo di esperienza in più
I contro: Non un mercato ricco come quello degli ultimi anni ma una squadra che riparte dalle proprie certezze. 

Quarta fascia

COSENZA
I pro:
Un buon mercato, con innesti come D’Urso, Rispoli, Brignola. Tutti calciatori con una buona esperienza in categoria. 
I contro:
L’anno scorso è servito un miracolo ai playout, ma si riparte anche con quel bagaglio: gli errori commessi non vanno ripetuti, altrimenti sarà davvero dura. Dionigi, dieci anni fa allenatore in rampa di lancio e “di moda”, deve dimostrare di poter stupire ancora dopo qualche anno tutt’altro che felicissimo.
PALERMO
I pro: Un pubblico da Serie A, una proprietà ricca e l’entusiasmo.
I contro: Perdere l’allenatore durante l’estate, per divergenze, non è un buon segnale. Anche sul mercato, forse, serviva qualcosa in più per una squadra che ha conquistato la promozione in B soltanto ai playoff e senza dominare in campionato. C’era un gap con la categoria che non è ancora stato colmato.
SUDTIROL
I pro:
Ambiente tranquillo, voglia di stupire e un mercato con tanti volti nuovi.
I contro: Di solito alla prima volta o sorprendi o deludi in maniera pesante. Raramente esistono mezze misure. Il Sudtirol è in una dimensione da esplorare. Può essere un rischio, ma anche un vantaggio.

(Foto: Domenico Bari)
      

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