Comunali, flop affluenza: solo la metà va a votare. Oggi urne aperte fino alle 15

Comunali, flop affluenza: solo la metà va a votare. Oggi urne aperte fino alle 15
di Alessandra LUPO
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Lunedì 15 Maggio 2023, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 18:44

Affluenza ridotta nella prima giornata di voto anche in Puglia, che torna alle urne per il rinnovo di 51 consigli comunali. 
Nemmeno l’ultima rilevazione ha risollevato le sorti della partecipazione: alle 23 in Puglia si è recato al voto solo il 49,69% degli elettori. Un dato che fa calare di ben 15 punti percentuali l’affluenza del 2018 in cui in Puglia alle 23 aveva votato il 65,83% degli aventi diritto. Ma in quell’occasione si votò unicamente nella giornata del 10 giugno e quindi c’è una speranza di recupero in corsa nella giornata di oggi, in cui si voterà dalle 7 alle 15.

Sui 641 mila pugliesi chiamati alle urne, in 51 Comuni, ieri hanno quindi voltato solo poco più della metà.
In mattinata già si faceva sentire la disaffezione dell’elettorato, come emerge dal confronto con le precedenti elezioni comunali degli stessi 51 municipi.

L’ultima volta, alle 12 aveva votato in Puglia il 20,75 per cento degli elettori. 

Nel Brindisino il calo maggiore


Il calo più sensibile in provincia di Brindisi (dove l’affluenza passa dal 66,51 al 47,84%). A Brindisi, unico Comune capoluogo, ieri ha votato il 42,49% degli elettori, con un forte calo rispetto all’affluenza delle elezioni precedenti (60,74%). Salvo recuperi, il dato è particolarmente interessante nella piazza brindisina, tra quelle maggiormente monitorate anche a livello nazionale come banco di prova dell’intesa tra Pd e M5s. 
Qui i dem per portare a casa l’accordo con i pentastellati hanno sacrificato il sindaco uscente, Riccardo Rossi, abbandonando la coalizione dopo cinque anni di amministrazione e sostengono il candidato pentastellato Roberto Fusco. Operazione che non è riuscita invece nei quattro comuni del Barese: Acquaviva, Monopoli, Mola ma soprattutto ad Altamura. Qui alle 23 di ieri l’affluenza era del 53,98%. Ma il voto fa i conti con la frantumazione delle coalizioni: i veti incrociati tra dem e 5 Stelle hanno infatti portato i pentastellati alla corsa solitaria e il Pd a non presentare nemmeno il simbolo in un feudo da sempre considerato rosso, dove parte del centrosinistra si è compattato con le civiche emilianiane, l’Udc e pezzi di Lega. Fattore quest’ultimo che ha creato tensioni anche nel centrodestra, compatto ma in questa corsa vicino agli esponenti locali di Azione. Un tandem insolito che tiene anche a Noci che nonostante il numero record di candidati in consiglio comunale alle 23 registrava un’affluenza al 53,43%.
Al netto dei suoi problemi nazionali, Azione si è presentata infatti con il proprio simbolo e insieme al centrodestra anche a Bisceglie, nonché a Francavilla Fontana, grosso centro del Brindisino dove ieri sera l’affluenza era al 49,93%.
A Ostuni la percentuale è leggermente più alta: 50,78%, ma comunque lontana dal 70,02% del 2018. In provincia di Brindisi infatti il comune con più votanti eri è stato San Donaci, con una percentuale del 56,38%.
In provincia di Lecce l’affluenza relativa ai 13 Comuni al voto è del 54,16% con in testa Montesano Salentino che ha raggiunto il 68,24%, seguita dai comuni di Santa Cesarea (64,24%) e Giurdignano (63,96%). Alta la partecipazione anche a Otranto, tra le sfide più sentite del Salento che vota dopo l’arresto dell’ex primo cittadino e dove l’affluenza ieri era del 57,97%.

Taranto la provincia con più votanti in Puglia


La provincia che partecipa di più è quella di Taranto, dove si vota in 8 comuni, e l’affluenza alle 23 superava il 55,20 per cento, con un calo comunque notevole rispetto al 69,82% del 2018. E con un piccolo “caso” a  Roccaforzata, comune commissariato, che alle 23 portava a casa il 65,85%.
Viceversa, in provincia di Foggia la partecipazione al voto si è fermata al 43,54 per cento (in calo di 14 punti rispetto alle ultime comunali). Bene la partecipazione a Carapelle, Pietramontecorvino, Ascoli Satriano e Peschici dove supera il 50%. Malissimo ad Anzano di Puglia, dove l’affluenza alle 23 era del 19,25%(ancora in calo rispetto al 28,96% delle elezioni precedenti) e cui spetta il primato della città con meno elettori in Puglia. 
E non vola nemmeno Faeto, il microscopico centro di 600 abitanti nel Foggiano in cui un 18enne sfida il sindaco uscente e dove al netto dell’entusiasmo dei giovanissimi l’affluenza si ferma al 33 30%.
Tuttavia la latitanza dalle urne non riguarda solo il tacco dello stivale: a livello nazionale infatti alle 23 aveva infatti votato il 46,39 per cento degli aventi diritto. Oltre tre punti sotto la Puglia.

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