Sporchiamoci le mani atto secondo. A tre anni di distanza dalla prima edizione, torna la campagna di pulizia del territorio Sporchiamoci le mani, ideata da Quotidiano e Legambiente. Due tappe simboliche in programma nelle prossime settimane, tra maggio e giugno, per l'iniziativa che in tre mesi nel 2019 ha visto in campo decine di associazioni e centinaia di volontari, ma anche enti e istituzioni.
Il bilancio dell'edizione precedente
Un esercito di sentinelle che durante un percorso articolato in tappe nelle campagne e lungo le spiagge salentine ha permesso di raccogliere 700 quintali di rifiuti. Un esercito che anche Quotidiano ha incrociato nella sua campagna di sensibilizzazione Sporchiamoci le mani che in 28 tappe ha raccolto 700 quintali di rifiuti. Ma soprattutto ha raccolto la partecipazione di centinaia di persone che per quasi un mese si sono alzate di buon ora per ripulire un pezzo di Salento.
Un territorio che ora più che mai - dopo due anni di pandemia e di restrizioni a causa dell'emergenza Covid - con il ritorno alla vita di tutti i giorni e a seguito della ripresa delle normali attività sembra essere tornato ostaggio di incivili.
I finanziamenti
Intanto anche l'Ambito territoriale della caccia Lecce finanzierà i progetti per la pulizia di boschi e aree naturali che vedranno coinvolte scuole, associazioni, enti e comuni. Potranno essere presentati progetti finanziabili anche per interventi di prevenzione incendi e che favoriscano la sosta e l'accoglienza della fauna selvatica. Gli interventi- come è specificato nel bando - potranno essere supportati da volontari appartenenti a tutte le associazioni venatorie, agricole e ambientaliste ma anche da pro loco, associazioni culturali, di volontariato e protezione civile oltre che dalle scuole primarie e secondarie.
Nel dettaglio, l'Atc di Lecce finanzierà le Giornate ecologiche con un importo complessivo di 22mila euro. Tutte le iniziative dovranno svolgersi entro il 30 giugno e l'Ambito fornirà ai volontari tutto il materiale necessario: guanti e sacchetti per la raccolta dei rifiuti, manifesti per pubblicizzare l'iniziativa, cartelli da apporre sull'area ripulita. Di tutto dovrà naturalmente essere fornita prova fotografica del prima/durante/dopo.
«L'obiettivo è naturalmente la tutela delle nostre aree boschive - spiegano il commissario Gigi Melissano e il funzionario amministrativo Alberto Del Genio -: tutela dal degrado, dall'abbandono, dagli incendi e da tutte quelle situazioni che contribuirebbero, se non contrastate, alla perdita della fauna selvatica. Ma c'è un secondo obiettivo per noi altrettanto importante che è la volontà di favorire il senso civico, quella forma di etica sociale indispensabile per gli equilibri dell'intero sistema eco-ambientale».