Daniele, arbitro e gentleman ucciso sulle scale di casa: allenava i ragazzi e sognava una famiglia con la sua Elly. In lutto il mondo del calcio

Daniele, arbitro e gentleman ucciso sulle scale di casa: allenava i ragazzi e sognava una famiglia con la sua Elly. In lutto il mondo del calcio
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Martedì 22 Settembre 2020, 11:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 09:36
Il duplice delitto di via Montello, a Lecce, ha scosso il mondo del calcio e dello sport più in generale. Daniele De Santis, 33 anni, ferocemente assassinato insieme alla sua fidanzata Eleonora Manta, è stato arbitro della Lega Pro, pronto a spiccare il volo per la serie B. Chi lo conosce e con lui ha diviso la passione per il rettangolo di gioco, lo descrive come «un bravo ragazzo, serio, riservato. «Un arbitro fra i migliori, un talento destinato a palcoscenici importanti». La prossima, per Daniele, sarebbe stata una stagione decisiva per il salto dalla Lega Pro in serie B.

Il mondo arbitrale si dice «esterrefatto», per voce del presidente dell'Associazione arbitri, sezione di Lecce, Paolo Prato. Daniele ha studiato Giurisprudenza, strada che ha poi abbandonato per prendere la licenza di amministratore di condominio. L'abitazione di via Montello dove è stato ucciso, con la fidanzata, era adibita a bed&breakfast, ma da qualche tempo la coppia aveva deciso di ristrutturarla e andare ad abitarci, coltivando il sogno di metter sù famiglia.

Atletico (era alto 1,88 metri), generoso e solare, De Santis era abilitato anche come insegnante di sostegno. Aveva ottenuto una cattedra in una scuola di Lecce proprio per l'avvio di questo anno scolastico. Ma restavano il calcio e l'arbitraggio le sue passioni: Daniele De Santis formava i ragazzi del corso, allenandosi poi con gli
amici arbitri al campo Coni di Lecce. 

 «La morte di Daniele De Santis ci ha sconvolti. In attesa che si faccia chiarezza sull'accaduto, desidero esprimere il mio personale cordoglio e quello dell'intera Figc alla famiglia e a tutta l'Associazione italiana arbitri per una perdita così grave». Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha commentato la notizia della tragedia che ha sconvolto il mondo del calcio. Il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, si è detto «sconvolto per la tremenda tragedia». «Con il vicepresidente, ai componenti del Comitato nazionale, al responsabile del settore tecnico arbitrale, ai responsabili degli Organi tecnici nazionali, e anche a nome di tutti gli arbitri italiani, esprimo alla famiglia e agli associati della Sezione di Lecce profondo cordoglio e vicinanza».

«Sono profondamente addolorato e sconvolto per la tragica scomparsa di Daniele De Santis, promettente arbitro Can C della Sezione Aia di Lecce, che ho avuto l’onore di conoscere personalmente. Questa tragedia lascia un grande vuoto dentro ciascuno di noi, perché Daniele è stato un uomo dalle grandi virtù umane e professionali. Interpretando il pensiero di tutte le Società dilettantistiche e giovanili affiliate al Comitato Regionale, esprimo alla sua famiglia e agli associati della Sezione di Lecce profondo affetto e vicinanza»: questo il messaggio di Vito Tisci, presidente Cr Puglia Lnd Figc e Settore Giovanile e Scolastico.

L'Us Lecce ha affidato a un post su Facebook le sue parole di cordoglio.  
 
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