Ostuni, infiltrazioni mafiose: a novembre la decisione del Tar

Ostuni, infiltrazioni mafiose: a novembre la decisione del Tar
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Giovedì 24 Marzo 2022, 20:10 - Ultimo aggiornamento: 20:38

Si svolgerà il prossimo 23 novembre l'udienza di merito davanti al Tar del Lazio per discutere i ricorsi presentati contro il provvedimento di scioglimento per mafia del Comune di Ostuni in provincia di Brindisi, disposto il 23 dicembre scorso dal Consiglio dei Ministri per «accertata infiltrazione della criminalità organizzata».

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I due ricorsi presentati

Ieri davanti al Tar del Lazio l'avvio della discussione dei due ricorsi presentati dall'ex sindaco di Ostuni, Guglielmo Cavallo, e da altri componenti della sua maggioranza di centrodestra.

I giudici amministrativi, tramite un'ordinanza, oggi hanno disposto il deposito (compresi i documenti secretati) dell'intero fascicolo riguardante l'indagine relativa al Comune brindisino. Si tratta della documentazione contenente anche l'attività svolta per sei mesi da parte della commissione d'accesso ispettiva che, dal 26 febbraio al 25 agosto del 2021, ha analizzato l'attività amministrativa del Comune. Gli atti della commissione si aggiungeranno alle relazioni del ministro degli Interni, a quella del prefetto di Brindisi e al decreto di nomina della commissione straordinaria alla guida del Comune di Ostuni. Tutto questo sarà messo a disposizione delle parti, compresi i legali dei ricorrenti.

Comune sciolto per mafia, ex sindaco assolto dall'accusa di avere favorito il clan Amato

L'intero iter, concluso con lo scioglimento del Consiglio comunale, è partito da un'interdittiva antimafia della prefettura di Lecce nei confronti di una società che nell'estate del 2020 ha gestito parcheggi in area pubblica sul litorale di Ostuni. Da qui una serie di approfondimenti investigativi hanno portato al provvedimento del 23 dicembre scorso. L'ex sindaco Cavallo, durante il suo mandato, era sostenuto da Lega, Fratelli D'Italia e quattro movimenti civici di centrodestra. Il gruppo di Fratelli D'Italia, già in Consiglio comunale, ha deciso di non sottoscrivere nessuno dei due ricorsi presentati contro lo scioglimento, dissociandosi dalla coalizione.

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