Neviano, l'opposizione chiede le dimissioni del sindaco e lo scioglimento del Consiglio comunale. Mastria: «Vado avanti»

Neviano, l'opposizione chiede le dimissioni del sindaco e lo scioglimento del Consiglio comunale. Mastria: «Vado avanti»
di Francesca SOZZO
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Martedì 8 Febbraio 2022, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 15:55

L'opposizione chiede le dimissioni del sindaco Fiorella Mastria e lo scioglimento del Consiglio Comunale di Neviano. All'indomani della maxi operazione dei carabinieri e della Direzione distrettuale contro il clan Coluccia, che ha portato a 15 arresti tra Galatina, Noha, Aradeo, Neviano, Corigliano e Cutrofiano, compreso l'assessore alla Cultura di Neviano Antonio Megha, arriva la richiesta a firma dei consiglieri Luigi Stifani e Maria Grazia Climaco ("Neviano Libera") e Antonluca Iasi e Azzurra Buia (“SiAmo Neviano”). Il rischio di presunte infiltrazioni mafiose all'interno dell'amministrazione comunale sarebbero tali, secondo l'opposizione, da chiedere lo scioglimento del Consiglio. Secondo i giudici sussisterebbero presupposti di corruzione di reato elettorale anche per altri amministratori. 

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Ma il sindaco, Fiorella Mastria, raggiunta telefonicamente dichiara: «L'amministrazione va avanti perché non è interessata dai fatti».

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I giudici

Secondo il giudice per le indagini preliminari Sergio Tosi, «la campagna elettorale che ha preceduto le elezioni amministrative del Comune di Neviano è stata connotata dalla forte propensione dei candidati a mercanteggiare la funzione pubblica per interessi personali, con un inevitabile riverbero sull’intero apparato politico-amministrativo costituitosi all’esito del voto.

Il quadro emerso dalla attività investigativa appare piuttosto desolante, stante, peraltro, la ricerca del sostegno di esponenti della locale criminalità organizzata mafiosa e la conseguente infiltrazione della stessa nell’apparato politico-amministrativo». L’inchiesta insomma avrebbe potuto contestare l’ipotesi di reato di corruzione elettorale ad altri ex amministratori del Comune di Neviano se le intercettazioni non fossero risultate inutilizzabili. 

Una sentenza di gennaio 2020 delle sezioni unite della Corte di Cassazione ha stabilito che non possono essere utilizzate intercettazioni autorizzate per altri procedimenti. In questo caso quelle delle indagini sul clan Coluccia.

I consiglieri di opposizione però hanno ritenuto chiedere lo scioglimento del Consiglio e questa mattina hanno scritto e protocollato la richiesta di dimissioni inviate anche al prefetto di Lecce Maria Rosa Trio oltre che al sindaco Mastria. Una richiesta arrivata «alla luce dei noti e gravi fatti» resi noti in queste ore e finite sulle pagine dei giornali.  

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