Le telecamere di video sorveglianza di Francavilla Fontana puntate sull'ingresso di via Occhi Bianchi immortalarono l'arrivo a piedi e la fuga di corsa del killer che la sera del 9 novembre dell'anno scorso sparò due colpi di pistola per uccidere il 19enne Paolo Stasi davanti alla sua casa.
Il killer in azione
Il sicario si avvicinò con andatura da passante ma con il cappuccio della felpa calato sulla testa e tenendo giù la testa: quattro giorni prima era stato effettuato un sopralluogo in moto per verificare se dove ci fossero gli impianti di videosorveglianza.
L.B. si dirige verso casa di Paolo Stasi. Nel giro di un minuto il ritorno verso l'auto, di corsa. Ad aggravare la posizione di L.B. la telefonata fatta dal suo cellulare, in modalità anonimo per non lasciare tracce - dicono ancora le carte dell'inchiesta della Procura di Brindisi, della Procura per i minorenni di Lecce e dei carabinieri del Nucleo investigativo - come anche le ammissioni fatte nei tanti dialoghi intercettati.
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