Giornalista morta a Fasano, la madre: «Vogliamo la verità». Domani la fiaccolata per ricordare la 41enne

La giornalista Patrizia Nettis
La giornalista Patrizia Nettis
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Sabato 2 Marzo 2024, 20:48 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 14:42

«Considerato che, dalle notizie sin qui apprese, il decesso di Patrizia sembrerebbe collegato a dinamiche conflittuali nate all'interno dei suoi rapporti personali, si vuole sensibilizzare la cittadinanza di Fasano e smuovere le coscienze con riferimento alla natura dei rapporti interpersonali tra uomo e donna che non devono mai essere caratterizzati da prevaricazione e/o violenza fisica e/o psichica». Lo dichiara Rosanna Angelillo, madre di Patrizia Nettis, la giornalista 41enne trovata impiccata nell'appartamento a Fasano, in provincia di Brindisi, il 29 giugno scorso.

La fiaccolata per ricordare la giornalista

Domani a Fasano ci sarà una fiaccolata in ricordo della 41enne per una manifestazione che ha raccolto l'adesione, tra gli altri, di alcuni centri antiviolenza. «Ad oggi abbiamo già riscontrato la presenza di numerosissimi interventi sia in presenza sia attraverso messaggi.

L'obiettivo della manifestazione - spiega - è quello di sensibilizzare gli eventuali testimoni a recarsi degli inquirenti a fornire il massimo possibile di informazioni tese e chiarire questa tragica vicenda, anche in considerazione del fatto che le indagini sembra che abbiano subito quasi un rallentamento». La madre della giornalista evidenzia che «non sono state ancora eseguite le più elementari indagini scientifiche sia sul corpo con l'autopsia sino ad oggi negata, sia sui vestiti e sul lenzuolo usato per procurare la morte».

«L'auspicio che abbiamo sin da subito manifestato e che continueremo incessantemente a perseguire è quello di ottenere piena luce sull'accaduto per conoscerla verità, 'Solo la verità', come sarà stampato sul lenzuolo che sarà esposto domani. Parteciperemo - conclude Rosanna Angelillo - con lo spirito che ha sempre caratterizzato ogni nostra iniziativa, cioè quello di contribuire con il massimo impegno ad escludere che nella morte di Patrizia ci sia stato un intervento di terze persone». 

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