Sul deposito Edison il ministero gela il consiglio comunale: «Tutto in regola, niente revisione delle autorizzazioni»

La localizzazione scelta da Edison per realizzare il deposito di gnl
La localizzazione scelta da Edison per realizzare il deposito di gnl
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 2 Dicembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:53

Nessuna revisione delle autorizzazioni per il deposito di gnl che Edison intende realizzare a Costa Morena Est, nel porto di Brindisi.

Le risposte da Roma

Mentre in parlamento, durante il question time, la sottosegretaria al ministero delle Imprese e del Made in Italy Fausta Bergamotto ha risposto all’interrogazione del Movimento 5 Stelle con primo firmatario l’ex presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, il direttore generale del ministero dell’Ambiente Marilena Barbaro ha replicato, nelle stesse ore, alla richiesta di revisione delle autorizzazioni avanzata, all’unanimità, dal consiglio comunale di Brindisi. E da entrambe la risposta è la stessa: un secco “no”. Tutto l’iter autorizzativo, infatti, sarebbe assolutamente in regola.

L'interpellanza

I 5 Stelle, in particolare, nella loro interrogazione avevano evidenziato una serie di preoccupazioni come la mancata valutazione degli effetti cumulativi dell’impianto con gli altri presenti in zona, il rischio rappresentato dalla torcia, le possibili interazioni con i binari ferroviari presenti in banchina e diverse altre perplessità già sollevate a livello locale da politica e associazioni ambientaliste.

La sottosegretaria Bergamotto

Dopo avere ricordato che le infrastrutture che costituiscono la rete nazionale del gnl «sono strategiche» per lo Stato italiano, «nonché indifferibili e urgenti», la sottosegretaria ha sottolineato come le dimensioni dell’impianto siano sotto soglia e non richiedano quindi la Valutazione d’impatto ambientale. Poi, l’onorevole Bergamotto ha ribadito come l’Autorità di sistema portuale abbia confermato la compatibilità dell’impianto con i traffici. «Inoltre, in relazione alla lamentata limitazione dell’operatività della nuova infrastruttura ferroviaria a causa del deposito di gnl, si segnala - ha aggiunto - che Rete Ferroviaria Italiana, con nota 5 marzo 2020, ha evidenziato di non riscontrare alcuna interferenza con la linea ferroviaria, dal momento che i binari insistenti nell’area interessata dal progetto sono di proprietà dell’Autorità di sistema portuale».

Il direttore generale Barbaro

Nelle cinque pagine di risposta al consiglio comunale, invece, il direttore generale del ministero dell’Ambiente Marilena Barbaro ha ricordato come l’Autorizzazione unica sia stata rilasciata sulla base della direttiva europea che regolamenta “le infrastrutture di stoccaggio e trasporto di gnl non destinate all’alimentazione di reti di trasporto di gas naturale”. Durante il procedimento autorizzativo, si legge nella comunicazione del ministero, “sono stati acquisiti tutti i pareri connessi con gli aspetti da tutelare come quelli in ambito di tutela ambientale, fiscale, di sicurezza, di tutela del demanio marittimo, di trasporto ferroviario, eccetera”. Per quanto riguarda la distanza del deposito dal binario ferroviario, il ministero “sposa” la tesi dell’Autorità di sistema che sostiene che i 30 metri previsti dalla legge riguardino solo le ferrovie nazionali e non i raccordi privati mentre per quanto riguarda la torcia, questa “può considerarsi smokeless”.

La risposta definitiva

“Si ribadisce infine - scrive il ministero - la correttezza tecnica e giuridica degli atti autorizzativi relativi al deposito di gnl di Brindisi, e pertanto non si ritiene né necessario e quantomeno opportuno procedere al riesame del citato decreto interministeriale.

Si osserva infine che il gnl e le infrastrutture asservite alla sua movimentazione e stoccaggio sono considerate quali infrastrutture strategiche, di pubblica utilità nonché indifferibili ed urgenti”.

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