Edison difende il suo progetto: «Zero limitazioni e nessuna interferenza in porto e sui binari ferroviari»

Un rendering del progetto del deposito di gnl Edison
Un rendering del progetto del deposito di gnl Edison
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Venerdì 27 Ottobre 2023, 05:00

Nessuna limitazione per gli altri traffici portuali, nessuna interferenza con le linea ferroviaria presente in banchina e con l’aeroporto di Brindisi e procedure autorizzative, compresa l’esclusione della Valutazione d’impatto ambientale, perfettamente a norma di legge. È quanto ribadisce Edison in una nota con la quale affronta tutte le obiezioni ed ai dubbi emersi in queste settimane, compresi quelli che hanno tenuto banco dopo la conferenza dei capigruppo con le audizioni della stessa azienda, oltre che di Rfi, Autorità di sistema portuale e consorzio Asi.

L'azienda

Prima di ogni cosa, tuttavia, l’azienda «conferma piena fiducia nelle istituzioni nazionali e in quelle del territorio a cui si è rivolta con serietà e responsabilità per proporre un progetto strategico che ritiene essere un’opportunità e che potrebbe diventare il primo progetto per la decarbonizzazione dei trasporti del Sud Italia».
Per quanto riguarda la localizzazione, Edison ricorda che le analisi per la scelta del sito «sono state avviate nel 2018 con il coinvolgimento sia del Comune di Brindisi che dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale. Costa Morena Est è risultato il sito disponibile e ottimale per la realizzazione del deposito, come evidenziato anche dal Documento di pianificazione energetica ed ambientale del sistema portuale elaborato nel 2019 dall’Authority, con il Ditne e l’Università del Salento.

L’ubicazione del deposito è stata selezionata inoltre sulla base di alcuni elementi quali: il livello di infrastrutturazione presente, lo stato del sito, la distanza dalla banchina e l’assenza di interferenze con altre attività produttive presenti». 

L'iter autorizzativo

Per quanto riguarda la mancata sottoposizione a Via, Edison ricorda che il procedimento è riservato ai serbatoi con capacità complessiva superiore ai 20mila metri cubi mentre il deposito di Brindisi ha una capacità geometrica di 19.500 ed una capacità utile di 16.500. L’azienda aggiunge inoltre che la legge regionale 11 del 2001 «citata da varie fonti in relazione alla potenziale riduzione delle soglie pari al 30%, non è applicabile al caso in esame, in quanto, il progetto non è ricompreso nella fattispecie progettuale che costituisce l’ambito di applicabilità della norma stessa che invece, come già detto, è disciplinato dal Testo unico dell’Ambiente». Sul fronte della sicurezza, ritenuto «prioritario sia per il territorio che per le istituzioni e per l’azienda stessa», tutte le valutazioni sono in capo all’organo competente, ovvero il Comitato tecnico regionale incaricato della valutazione sul Nulla osta di fattibilità. Mentre per quanto riguarda le possibili interferenze, l’azienda ricorda innanzitutto che Enac «ha ribadito che non sussistono interferenze del deposito con le attività operative dell’aeroporto brindisi Casale». Ed anche per i binari non sussisterebbero evidenze di interferenze o limitazioni al traffico. In relazione alle distanze tra il deposito ed i binari, questione sollevata dal consorzio Asi, Edison sottolinea come la norma di riferimento per i raccordi ferroviari sia diversa da quella citata dal presidente Vittorio Rina nelle osservazioni al progetto, oltre che in conferenza dei capigruppo. La legge 1201 del 1988, ovvero “Disposizioni concernenti binari di raccordo e gli allacciamenti destinati a servire stabilimenti commerciali ed industriali”, non prevederebbe infatti distanze minime.

I traffici portuali

Nessuna limitazione neanche, come sottolineato in conferenza dei capigruppo dal segretario generale dell’Autorità di sistema Tito Vespasiani, ai traffici in banchina e nel resto del porto. Non solo, infatti, «la parte residuale della banchina rispetto alla zona di ormeggio delle navi gnl è in grado di ospitare, in caso di presenza della gasiera ormeggiata e operante, una ulteriore nave da 270 metri o più navi in contemporanea per una lunghezza complessiva degli scafi di 240 metri». Mentre «in caso di assenza della gasiera sono disponibili ulteriori 40 metri di specchio acqueo prospicente la banchina destinata ad Edison». In più, sottolinea l’azienda, «le attività di discarica del gnl hanno una durata di circa 10 ore ciascuna, andando così ad interessare un periodo limitato e non impattante con le rimanenti attività sia di banchina che di traffici portuali. Le ore annue non interessate da attività di scarico gnl si stimano a regime abbondantemente superiori al 50% e più prossime all’80%». Infine, l’azienda torna a sottolineare i benefici ambientali, a livello globale oltre che locale, del gnl. Ed i positivi ritorni, in termini economici e sociali, messi in evidenza dallo studio effettuato dal Censis, su commissione di Confindustria, recentemente presentato proprio a Brindisi.

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