Sul deposito di gnl Edison anche la maggioranza verso il “no”: «Troppe incongruenze e contraddizioni»

Una rappresentazione grafica relativa al progetto del deposito di gnl di Brindisi
Una rappresentazione grafica relativa al progetto del deposito di gnl di Brindisi
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Venerdì 20 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 14:16

La maggioranza, anche a seguito delle prese di posizione di Forza Italia degli scorsi giorni, sembra ormai sempre più spostata verso il “no” al deposito gnl di Edison a Costa Morena Est. Alle perplessità emerse dopo la conferenza dei capigruppo durante la quale sono stati ascoltati Rfi, Autorità di sistema portuale, consorzio Asi e Edison, ora si aggiungono quelle relative alla Valutazione d’impatto ambientale per il deposito nel porto di Napoli.

Saponaro (Lega) chiede l'intervento della Procura

«Sono molto chiaro, dopo avere sentito - dice il capogruppo della Lega Ercole Saponaro - la figuraccia nelle audizioni, mi sono fatto un’idea ben precisa su cosa fare e dire. La questione di Napoli, poi, mi sembra davvero una cosa assurda. Ancora una volta mi pare che a Brindisi ci lasciamo passare sopra i carri armati. Non si può stravolgere un a norma dello Stato, farla valere a Napoli e bypassarla a Brindisi, sapendo tra l’altro che Brindisi e molto più a rischio di incidente rilevante rispetto a Napoli. Senza volermi esprimere sull’impianto in sé, dico che è davvero qualcosa di incredibile. Per molto meno ci sono stati gli interventi di chi ha dovuto fare rispettare le leggi. Dopo quello che emerso nelle audizioni, questa vicenda deve essere attenzionata».

Quarta (FdI) vuole chiarezza dalla maggioranza

Anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Roberto Quarta dice di rimanere «sconcertato: più si va avanti, più emergono queste situazioni poco chiare. Anzi, è chiaro che ci sono delle forzature. Come del resto emerso in conferenza dei capigruppo, con le varie parti in causa che si rimpallavano accuse e responsabilità. E quello di Napoli è un altro elemento che mi convince ancora di più di stare portando avanti una battaglia giusta». Poi, Quarta lancia un monito in vista del monotematico su Edison del prossimo 27 ottobre. «Non vorrei - dice - che si scegliesse di presentare un documento con il quale la maggioranza lascia il cerino in mano al Ctr. Perché qui non si tratta di dire ancora che noi non c’entriamo niente. Certo, in passato abbiamo perso delle occasioni, come quando in consiglio comunale mancò il numero legale sul parere all’impianto. Ma non possiamo guardare sempre al passato e rinfacciare gli errori che sono stati commessi. Oggi abbiamo la responsabilità di esprimerci apertamente: è la cosa più giusta nei confronti della cittadinanza. E se non ci sarà unanimità, ogni consigliere deve avere il coraggio di alzarsi e dire “io sono a favore” o “io sono contrario”, perché la gente merita rispetto. Non possiamo evitare di esprimerci o farlo in maniera vaga. Personalmente, io sono sempre stato contrario al sito e non all’impianto. Ma ora, alla luce dell’aut aut dell’azienda che ha detto o si fa a Costa Morena o andiamo via, non posso che augurare loro buon viaggio. Ora il mio è un no secco all’impianto».

Fusco (M5S) vuole l'annullamento delle autorizzazioni

Il Movimento 5 Stelle, ricorda infine il capogruppo Roberto Fusco, «ha immediatamente evidenziato, appena insediato e per la verità anche prima in campagna elettorale, che alla luce del fatto che il ricorso del Comune riguardava, tra le altre cose, anche questo, il deposito dovesse essere sottoposto a Via ed anche ad una consultazione della popolazione, in ossequio alla direttiva Seveso. Noi, come Movimento, anche a livello nazionale, abbiamo chiesto ai ministeri la revoca delle autorizzazioni, perché non sono stati valutati l’impatto e la pericolosità dell’impianto, che viene ad insediarsi accanto, ad esempio, a quello di Ipem, che secondo un dpr del 1998 doveva essere trasferito all’esterno del porto. La nostra posizione è netta e per questo stiamo conducendo una battaglia importante perché venga impedita la realizzazione del deposito Edison. Abbiamo aderito a tutte le iniziative di protesta e continueremo con altre iniziative». Per quanto riguarda ciò che emerso negli ultimi giorni, per Fusco «è uno scandalo la lettura degli atti ma anche l’audizione dei responsabili, che rendono evidente come la pericolosità dell’impianto non sia stata adeguatamente valutata, sicché occorre assolutamente un riesame delle autorizzazioni, al fine di revocarle, anche alla luce di quanto emerso durante l’audizione dei rappresentanti dei vari enti da parte dei consiglieri comunali venerdì 12 ottobre».

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