In città cresce l'euforia per le due ruote: «Bisogna continuare a investire sulle infrastrutture»

In città cresce l'euforia per le due ruote: «Bisogna continuare a investire sulle infrastrutture»
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 20 Gennaio 2024, 05:00

Nel 2022, il 2,23 per cento di tutti gli spostamenti in città è stato effettuato in bicicletta. Un risultato che pone le due ruote davanti alla ferrovia (0,99 per cento) e perfino alle moto (1,5). Non, ovviamente, alle auto che la fanno da padrone con il 73,4 per cento. Subito dopo, gli spostamenti a piedi con il 21,9 per cento.
Sono i dati dell’Enviromental Insights Explore di Google, che proprio per quanto riguarda il dato della mobilità sostenibile stima le emissioni delle corse che iniziano o finiscono entro i confini della città o della regione in base a dati aggregati e anonimizzati della cronologia delle posizioni. Dunque, in sostanza, i dati dei gps dei cellulari Android.

I dati


A segnalare, sulla base di questi dati, come sia cresciuto in poco tempo in città il numero degli utilizzatori della bicicletta è la Fiab di Brindisi sul proprio profilo Facebook. “Come il Grande Fratello orwelliano Google ci osserva. Sull’Environmental Insights Explorer (https://insights.sustainability.google/) si possono leggere i dati relativi ai mezzi di trasporto utilizzati nel corso dell'anno nelle città. Cercando Brindisi si può notare come il numero di persone che utilizza la bicicletta in città sta aumentando, si passa dal 1,27% del 2019 (pre pandemia) al 2,23 del 2022. Se prendessimo, per esempio, Treviso vedremmo che il 7,25% degli spostamenti avviene in bicicletta. Questo dimostra come gli investimenti nelle infrastrutture per la mobilità ciclistica fanno si che molte più persone scelgano di spostarsi in bici”.

I numeri


In effetti, a giudicare dai numeri, è evidente come l’utilizzo delle due ruote sia cresciuto, lentamente ma stabilmente, mentre sia piano piano diventato sempre meno significativo (e già partiva da numeri molto bassi) quello dei mezzi pubblici ed in particolare degli autobus. Nel 2019, infatti, il 71,6 per cento degli spostamenti a Brindisi è avvenuto in auto; il 24,5 a piedi; l’1,27 in bici; l’1,14 in treno; l’1,04 in moto e solo lo 0,44 per cento in autobus. Nel 2020, invece, i mezzi pubblici erano già spariti, al di sotto del livello di irrilevanza mentre la bicicletta era aumentata fino all’1,86 mentre per l’anno successivo il dato è leggermente più basso: 1,78 per cento. Per poi arrivare, nel 2022, al 2,23 del quale parla la Fiab.
Un aumento, secondo la Federazione italiana ambiente e bicicletta, dovuto all’aumento delle infrastrutture legate alla mobilità sostenibile. «Arriviamo a questa conclusione - spiega il presidente Michele Dell’Anna - partendo proprio da quei dati. Si può vedere, infatti, come in alcune città nelle quali si è sviluppata la mobilità ciclistica, e si sono realizzate infrastrutture legate proprio a questo tipo di trasporti, che la percentuale delle auto circolanti è scesa perfino sotto il 50 per cento. E non è soltanto la mobilità ciclistica a portare questi effetti. Nel post ci concentriamo su quest’ultima ma, in realtà, dai dati si vede anche che i servizi pubblici come bus, treni, metropolitane, car sharing, bike sharing agevolino la riduzione dell’uso dell’automobile».
Da qui, l’invito della Fiab di Brindisi a proseguire sulla strada dell’investimento sulle infrastrutture legate alla mobilità sostenibile.

Bici e non solo. «A Bologna - sottolinea Dell’Anna - si dibatte molto della “Città 30”. Negli ultimi tempi, sulla base di contatti personali con residenti in quella città, posso dire che il numero delle biciclette è aumentato notevolmente».

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