Lavori fermi da mesi, ecco la pista ciclabile della discordia: opera incompiuta

Viaggio in viale Aldo Moro: cantiere fermo da mesi e traffico che scorre lento tra i cordoli del circuito fantasma farciti di detriti e i parcheggi

Lo stato del cantiere per la pista ciclabile di viale Aldo Moro
Lo stato del cantiere per la pista ciclabile di viale Aldo Moro
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Mercoledì 10 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:24

Non si placano le polemiche sulla pista ciclabile di viale Aldo Moro. Il progetto, iniziato da oltre un anno ma mai portato a termine, continua a suscitare le lamentele dei residenti e dei commercianti della zona, ma a unirsi al coro sono anche i cittadini di Brindisi che quotidianamente percorrono la strada tra gli innumerevoli disagi creati alla circolazione.

Ancora polemiche

Il restringimento della carreggiata, infatti, non finisce di arrecare problemi e intoppi alla viabilità: se da un lato sono quasi interminabili le code (soprattutto negli orari di punta), dall’altro si riscontrano sempre più difficoltà nelle manovre e nel trovare parcheggio, fattori che rendono di fatto invivibile tutta l’area circostante.
Le lunghe file, poi, generano a cascata l’ira degli automobilisti e il conseguente – quanto ripetuto – suono dei clacson che disturba l’ormai poca quiete di chi vive o lavora lungo una delle arterie principali del capoluogo adriatico. Per non parlare, come se già non bastasse, della pericolosità per i pedoni dovuta ai dislivelli nell’asfalto, del cumulo di calcinacci presente sul marciapiede e della plastica e della sporcizia quotidianamente gettata e abbandonata sulla strada. Insomma, la pista pensata in teoria per promuovere la mobilità sostenibile a Brindisi si sta rivelando, secondo i contestatori, una scelta sempre più sbagliata.

Parcheggi e ambulanze

A ribadirlo sono commercianti e residenti che, a chiare lettere, continuano a lamentarsi e a segnalare un contesto sempre più critico e complesso: «Questa situazione è veramente un disastro senza precedenti, un vero e proprio scempio a cielo aperto», esordisce l’edicolante Rocco Castellano. «Da quando hanno cominciato questi lavori senza senso, lungo viale Aldo Moro non si può parcheggiare e le autoambulanze non riescono a transitare, ma questi due sono solo alcuni dei problemi che riscontriamo tutti i giorni. I clienti non trovano posto per fermarsi un attimo e quindi non scendono a fare acquisti, ma non si tratta solo di un mio disagio, è una questione che vale per tutti i commercianti della zona visto che si lamentano i proprietari di ogni attività presente su questa strada.

C’è tanta delusione mista alla rabbia», prosegue prima di lanciare un appello alle istituzioni. 

La richiesta: cancellarla

«Il mio auspicio è che, chi di dovere, faccia marcia indietro e tolga questa pista ciclabile da qui per spostarla altrove. Io credo che sia veramente un’opera che non serve a nulla, è senza utilità, non vedo quasi nessuno pedalare sulla sua bicicletta. La pista fatta al rione Paradiso, per esempio, è poco frequentata, non si vede praticamente nessuno, questo avrebbe dovuto essere un monito. Sono più i disagi dei benefici», chiude. Il suo parere, poi, trova riscontri e conferme anche nelle parole di un cittadino di passaggio lungo la via: «Al momento, l’unica cosa che si può dire è che siamo di fronte a una sporcizia indicibile», afferma Antonio Crescenzo

Opera inutile

«Non ci sono altre parole per definire questo stato, è uno schifo solo a vederlo. Il progetto sarebbe anche utile se la pista fosse frequentata, ma credo che a Brindisi non ci sia questo grado di educazione stradale tale da permetterne un regolare funzionamento. Nello specifico, però, una pista ciclabile in questo posto è veramente inconcepibile, non so con quale criterio hanno potuto pensare a una roba simile. Viale Aldo Moro è una strada centrale e sempre trafficata, soprattutto la mattina per le scuole, ma non solo. L’altro giorno mi è capitato di vedere un autobus fare manovra e rientrare in una stradina perpendicolare per permettere il passaggio di un’ambulanza, è veramente una cosa assurda. Molto spesso le auto salgono addirittura sui marciapiedi danneggiandoli, è surreale», conclude.

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