«Piste ciclabili d'intralcio per le auto». E il Comune rinuncia al finanziamento da 800mila euro

Un rendering del progetto relativo alla pista ciclabile
Un rendering del progetto relativo alla pista ciclabile
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Venerdì 29 Dicembre 2023, 05:00

Le piste ciclabili? Percepite come un intralcio per il traffico (automobilistico). E così, il Comune di Brindisi ha deciso di rinunciare al finanziamento per realizzare una corsia per le due ruote fino al litorale nord. Tutto questo, verosimilmente, a causa della reazione causata nell’opinione pubblica, e cavalcata da una parte della politica, dalla realizzazione della pista ciclabile il viale Aldo Moro.

I motivi della scelta

La decisione risale alla riunione della giunta di ieri e fa riferimento ad una relazione redatta dal settore Lavori Pubblici e Trasporti di palazzo di città e firmata dal relativo dirigente e dall’assessore all’Urbanistica ed ai Trasporti Massimiliano Oggiano. Dopo avere ricordato la genesi e le motivazioni del progetto, che aveva ottenuto un finanziamento da 800mila euro, la relazione sottolinea come la realizzazione “sconta alcune criticità in vari tratti viari legati alla interdizione di spazi a parcheggio sulla litoranea nord lato mare. In particolare le problematiche sarebbero particolarmente scontate nella zona di via Materdomini, nel tratto con pista ciclabile in sede propria lato mare lungo la Sp41 da Materdomini fino all’inizio di Punta del Serrone ed in quello successivo che va da Punta del Serrone a parco Sbitri”. L’amministrazione, si legge tuttavia, non intende rinunciare a progetti di questo tipo. Allo stesso tempo, però, vuole “favorire l’accettazione da parte dell’utenza, nella fase transitoria di variazione del sistema di mobilità in favore di nuovi sistemi di trasporto sostenibili incluso le piste ciclabili, portando gli utenti a percepirle come un ulteriore sistema di trasporto e non un ostacolo alla mobilità con la riduzione della larghezza delle carreggiate stradali”.

Parole confermate dal vice sindaco, che rivendica: «Sicuramente mi ascrivo tutte le responsabilità. E ne sono fiero». E poi annuncia spiegazioni nella giornata di oggi.

Le reazioni della politica

«L’idea della scorsa amministrazione - critica il Pd - era quella di rendere maggiormente fruibile e attrattiva la costa nord e permettere così a più persone di raggiungere le spiagge e contribuire anche a decongestionare il traffico su via Materdomini. Un progetto che avrebbe avuto impatti positivi e avrebbe proiettato la costa sempre più verso una fruizione sostenibile, moderna e in linea con altre realtà costiere e che tanto desideriamo. L’atto di giunta è gravissimo dal punto di vista politico e irrispettoso dal punto di vista istituzionale del lavoro della passata amministrazione tanto più che le motivazioni sono debolissime e scarsamente supportate da una reale e concreta causa. Infatti si è passati dal disconoscere il valore della grande programmazione progettuale ereditata dalla scorsa amministrazione di centrosinistra a compiere “iconoclastia” dei progetti più visionari. Ormai è chiaro il disegno portato avanti da più di qualcuno in questa maggioranza, ossia sopperire alla propria incompetenza cancellando quanto di buono fatto nel passato, poiché non si riesce a reggere il confronto. A questo punto per completare il quadro, dobbiamo aspettarci le rinunce e le revoche dei progetti sulla costa finanziati dal contratto istituzionale di sviluppo e di quelli finanziati con i fondi del piano azione e coesione per la rigenerazione del waterfront». Molto duro anche il commento del capogruppo di Bbc e Alleanza Verdi-Sinistra Riccardo Rossi, che da sindaco aveva ottenuto quei finanziamenti. «C’è da restare stupefatti - dice - per il modo in cui il lavoro realizzato da un’amministrazione, che ha recuperato un finanziamento da 800mila euro, possa essere perso e vanificato con motivazioni così dubbie. Stiamo parlando, infatti, di una pista ciclabile al di fuori dell’area urbana. Rinunciare con quelle motivazioni, dunque, significa non avere un’idea di mobilità sostenibile per la città. Del resto, lo stiamo verificando: per questa amministrazione, l’unica mobilità possibile è quella delle auto private e dei parcheggi, possibilmente all’interno dei locali commerciali. Un’idea che definire novecentesca è poco. Poi, certo, ci sono le criticità su piste ciclabili come quella di viale Aldo Moro ma vanno affrontate e risolte. Non si abbandona ogni tipo di mobilità differente dalle auto con queste motivazioni».

Il rischio di danno erariale

Non solo. «La progettazione esecutiva - ricorda Rossi - è stata svolta con un incarico affidato sulla base di quel finanziamento. Rinunciare ai fondi dovrebbe portare, quindi, ad oneri per costi di progettazione a carico dell’amministrazione comunale. Cosa che andrebbe scritta in delibera. Questo significa arrivare in consiglio comunale con un debito fuori bilancio rispetto al quale, dopo l’Epifania, partirà la segnalazione - inevitabile - alla Procura della Corte dei conti per danno erariale nei confronti di chi ha proposto e votato la delibera».

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