Cis costa adriatica, a rischio finanziamenti per 52 milioni di euro: «Accumulati ritardi inaccettabili»

L'ex collegio navale "Tommaseo"
L'ex collegio navale "Tommaseo"
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:20

Nonostante le rassicurazioni, c'è preoccupazione nelle file dell'opposizione per il destino delle opere finanziate durante l'amministrazione Rossi.

L'eredità di Rossi

Dopo le accuse del Pd all'attuale amministrazione, rea a dire dei democratici di volere cancellare “l'eredità” della precedente maggioranza a seguito della rinuncia al finanziamento da 800mila euro per la pista ciclabile sulla costa nord, è la volta del Contratto istituzionale di sviluppo. Ad interrogare il sindaco Giuseppe Marchionna e l'assessore ai Lavori pubblici è il consigliere comunale e capogruppo di Attiva Brindisi Diego Rachiero, il cui documento è stato sottoscritto anche da Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Movimento Regione Salento e Uguaglianza Cittadina.

Preoccupazioni per il Cis

Dopo avere ricordato il lungo iter che ha portato alla sottoscrizione del Cis, il 28 giugno del 2022, il consigliere elenca quelli che erano i progetti finanziati, per un totale di poco superiore ai 52 milioni di euro. Si trattava, per la precisione, di “Smart Seaty”, ovvero la riqualificazione dell'ex collegio navale “Tommaseo” per la realizzazione di un polo dell'innovazione del mare, per un importo complessivo di 30 milioni di euro; di “Seaverso”, ovvero il primo stralcio del recupero e valorizzazione della prima porzione dell'isola di Sant'Andrea per la realizzazione di attività ricettive e servizi funzionali alla fruizione dell'area, per un valore di 5 milioni di euro; di opere di difesa dall'erosione del litorale brindisino, per un importo complessivo di 16 milioni di euro; di interventi di mitigazione del rischio geomorfologico e riqualificazione ambientale delle falesie costiere nella riserva naturale di Torre Guaceto per un importo di poco superiore al milione e 250mila euro.

Interventi strategici

Il Cis, ricorda Rachiero nella sua interrogazione, “rappresenta per la nostra città un’opportunità imperdibile per la concretizzazione di interventi strategici volti alla salvaguardia della costa, con evidenti ricadute benefiche sulla infrastrutturazione turistica di tutto il nostro territorio”. A circa sette mesi dall’insediamento dell’amministrazione Marchionna, tuttavia, “non è ancora dato conoscere il cronoprogramma degli interventi innanzi elencati né tanto meno sapere se e quali atti o provvedimenti di impulso o di attivazione in ordine agli anzidetti quattro progetti Cis siano stati assunti” dal Comune. Eppure, proprio all’interno del Cis si legge che “il rispetto del cronoprogramma costituisce elemento prioritario ed essenziale per l’attuazione dei singoli interventi e la verifica del relativo stato di avanzamento” e che i referenti delle parti hanno l’obbligo di segnalare eventuali ritardi e che “in caso di inerzia protratta ed ingiustificata” il rischio è quello della perdita dei finanziamenti.

Le domande di Rachiero

Da qui le domande che Rachiero rivolge a sindaco ed assessore ai Lavori pubblici. A cominciare dal “cronoprogramma di tutti i progetti elaborati e presentati dal Comune di Brindisi ed inseriti tra gli interventi immediatamente eleggibili e cantierabili” del Cis. E ancora “tutti gli atti o provvedimenti di, indirizzo, impulso o di attivazione” assunti dall’amministrazione comunale ed aventi ad oggetto “tutti i progetti elaborati e presentati dal Comune”. E infine “l’esatto ammontare e le date di erogazione di tutti gli eventuali acconti già corrisposti” all’ente in relazione al Cis.

Ritardi inaccettabili

«La lettura delle dichiarazioni di ieri da parte del sindaco - commenta proprio Rachiero dopo le rassicurazioni delle scorse ore di Marchionna - ha confermato, di fatto, tutte quelle criticità che sia io che gli altri membri dell’opposizione abbiamo percepito ed esternato nell’ultimo consiglio comunale, in sede di discussione del Piano triennale delle opere pubbliche, quando abbiamo espressamente richiesto tutta una serie di chiarimenti all’assessore Quarta, su eventuali atti d’impulso o di indirizzo aventi ad oggetto il Cis. Ma anche su eventuali acconti ricevuti e sul loro utilizzo. In quell’occasione, non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Né tantomeno le parole del sindaco sugli organi di stampa hanno dato alcun chiarimento. Anzi, hanno confermato soprattutto in merito al Cis, che è quello sul quale avevamo focalizzato l’attenzione, che ad oggi non si è mosso proprio nulla». Il primo cittadino, sottolinea infatti il capogruppo di Attiva Brindisi, «dice “stiamo per partire”, riferisce di avere dato l’ok alle verifiche preliminari e che ci sono una serie di perplessità. A questo punto, io e tutti gli altri membri dell’opposizione ci siamo visti costretti, non avendo avuto alcuna risposta alle domande fatte oralmente, a formalizzare tutte le nostre richieste all’interno di una interrogazione, per ottenere finalmente qualche risposta. Perché sentire ancora dire che stiamo per partire e che ci sono perplessità non ci sembra accettabile».

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