Troppe rapine nelle farmacie: firmato il patto-sicurezza col prefetto

Troppe rapine nelle farmacie: firmato il patto-sicurezza col prefetto
di Viviana MINERVINI
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Sabato 17 Dicembre 2022, 07:11

Sono quattro le rapine messe a segno in meno di un mese nelle farmacie di Andria. A queste si aggiungono le tre quelle avvenute a Barletta tra febbraio e settembre scorso, che hanno portato all'arresto di due pregiudicati di 43 e 45 anni.

Luoghi che vengono usati come bancomat sicuri dai banditi locali, rapinatori incalliti o alle prime armi che, armi in pugno e a volto coperto, fanno irruzione nelle attività, minacciando i proprietari di morte e facendosi consegnare l'incasso.

L'accordo

Per contrastare questi fenomeni nel palazzo di governo, a Barletta, è stato siglato un accordo ai sensi del Protocollo Quadro - tra il prefetto Rossana Riflesso, il presidente dell'Ordine dei farmacisti, Luigi d'Ambrosio Lettieri, il vicepresidente di Federfarma Bat Stefano Vitti e il delegato regionale di Assofarm Gaetano Ventrella.

I punti salienti sono tre. Il primo prevede sistemi di video-allarme che consentono la trasmissione in tempo reale alle sale operative delle forze di polizia, delle immagini registrate dai circuiti di videosorveglianza delle farmacie aderenti all'intesa, per consentire un intervento immediato di carabinieri e polizia di Stato, sempre nel rispetto della privacy e delle normative vigenti.

Nel documento sono previsti corsi di formazione destinati e dedicati a titolari e dipendenti di farmacie, svolti dalle forze di polizia, affinché acquisiscano norme comportamentali utili ad affrontare situazioni di pericolo senza mettere a rischio l'incolumità propria e dei clienti. E poi un micro caveau con apertura a tempo che il farmacista o un suo dipendente non possono sbloccare in qualsiasi momento.

Le parole del prefetto

«Ci tengo molto al tema dei pagamenti elettronici, perché la circolazione limitata del contante evita anche la rapina», ha detto il prefetto Riflesso. Dati e numeri alla mano l'incidenza del fenomeno «non è particolarmente allarmante ha aggiunto -. Mettere in rete le telecamere di sicurezza delle farmacie con le forze di polizia avrà un importante effetto deterrente, a tutela dei professionisti impegnati in farmacia e più in generale della comunità, anche se abbiamo riscontrato un po' di reticenza. Seguiremo con attenzione l'evoluzione del protocollo, analizzando i dati ogni sei mesi e verificando l'effettiva adesione da parte degli esercenti». Per l'Ordine si tratta di un documento «fondamentale ha detto d'Ambrosio Lettieri - perché consegna alla comunità intera, ivi compresa quella farmaceutica, il senso di attenzione e presenza dello Stato, perché guardia di finanza, carabinieri e polizia di Stato, con il coordinamento del prefetto, testimoniano un'attenzione particolare per individuare le modalità, anche attraverso supporti tecnologici di efficace contrasto alla criminalità predatoria che rappresenta un rischio per la comunità e anche per gli operatori di farmacia che garantiscono un servizio di pubblica utilità». «Facciamo un appello a tutti i colleghi sia pubblici che privati ha concluso Ventrella - ad aderire al protocollo siglato: ovviamente ne trarranno vantaggio».

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