Puglia, specializzandi nei Pronto soccorso per tamponare l'emergenza: il presidente dell'Ordine dei Medici boccia l'ordinanza di Emiliano

Puglia, specializzandi nei Pronto soccorso per tamponare l'emergenza: il presidente dell'Ordine dei Medici boccia l'ordinanza di Emiliano
di Mara CHIARELLI
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Domenica 22 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:28

«Come al solito è un provvedimento che serve a tamponare l’emergenza, ancora una volta alla Regione Puglia manca la programmazione in termini di sanità pubblica». Il barese Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, non fa una valutazione positiva della nuova ordinanza firmata venerdì sera dal Governatore pugliese Michele Emiliano. Che in questo modo ha provato a supportare i medici in servizio sulle emergenze con l’utilizzo dei neo laureati in Medicina o degli specializzandi in Medicina generale. 

Il provvedimento di Emiliano


«I direttori generali delle Aziende sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere della Puglia - scrive Emiliano - per potenziare temporaneamente gli organici, possono in estremo subordine adottare provvedimenti urgenti per il coinvolgimento nelle attività nell’ambito delle postazioni di Continuità assistenziale collocate in zone filtro in prossimità del Pronto Soccorso, anche di medici in Formazione Specifica in Medicina Generale secondo i termini e le modalità definiti dalla normativa emergenziale; Medici assegnatari dei contratti di formazione specialistica che non hanno ancora iniziato a frequentare il primo anno di corso».


Una decisione che arriva all’indomani dell’aumento di richieste al Pronto soccorso, ma non tutte causa Covid, che al contrario rappresenta una percentuale molto bassa. Nella stessa ordinanza infatti viene richiamato un «incremento degli accessi in Pronto soccorso registrati nell’ultima settimana (anche di cittadini ‘sospetti Covid’ se si considera - si legge - che nel giorno 18 agosto 2021 sono stati registrati 3.342 accessi al giorno, di cui il 2 per cento in codice rosso, 11 per cento arancione, 10 in azzurro, il 72 per cento sono codici verdi e 5 per cento bianchi, con un incremento di circa 1.000 accessi al giorno». 
E se si parla di carenza di personale, non si può ignorare d’altra parte, «un incremento significativo delle chiamate alle Centrali operative 118 tale da rendere opportuna la disponibilità con immediatezza di mezzi di soccorso», ma nemmeno «la necessità di disporre di un numero congruo di posti letto da destinare al Pronto soccorso - fa notare il presidente Emiliano nell’ordinanza - nonchè percorsi dedicati per gli accessi da parte della rete emergenziale 118». 

La posizione di Anelli


Il nuovo reclutamento, dunque, va ad aggiungersi a quanto auspicato nella precedente ordinanza del 6 agosto scorso, quando il Governatore aveva fatto appello ai medici di medicina generale, a dirigenti medici in servizio presso altri reparti e medici in pensione perché andassero a supportare l’attività dei colleghi già in servizio.
Ma Anelli non condivide la direzione in cui va la gestione della sanità pubblica pugliese: «È evidente che con l’aumento dei turisti, in parallelo alla dotazione di personale che invece non viene incrementata, si creino situazioni di emergenza - dice -. Penso però ai colleghi medici di guardia, o a quelli del pronto soccorso che, in base alla nuova ordinanza del presidente Emiliano, debbano fare ricorso a giovani ancora inesperti».
Per Filippo Anelli, infatti, è fondamentale una formazione che sia anche solo un semplice tirocinio di qualche mese: «Utilizzare in questo modo i neolaureati o gli specializzandi è anche una violazione di legge - sostiene - perché la norma prevede che si utilizzi personale specialistico.

Per l’ennesima volta, stiamo cercando di risolvere l’emergenza con soluzioni tampone, la programmazione è praticamente inesistente».

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