Incubo rapine, in città torna la grande paura

Incubo rapine, in città torna la grande paura
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Domenica 21 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 12:43

Non si arresta l’ondata di rapine ai danni di attività commerciali tra Bari e provincia e, in maniera particolare, nell’area intorno al capoluogo. Due episodi venerdì sera, uno in un caseificio di Carbonara e un altro ai danni di un negozio nel centro commerciale Barimax. 


Il modus operandi è consolidato: i rapinatori scelgono i loro obiettivi ubicati in zone dalle quali, una volta messo a segno il colpo, possono facilmente scappare facendo perdere le proprie tracce. Un altro elemento comune è che nel mirino finiscano attività dalle quali possono prelevare incassi non irrisori e, infine, l’orario nel quale mettere a segno il colpo, quasi sempre verso la chiusura serale. Queste le caratteristiche dgli ultimi due episodi.

Due episodi

Il primo intorno alle 19.30: due uomini a volto coperto e armati di pistole, forse giocattolo alle quali era stato tolto il tappino rosso dalla canna, hanno fatto irruzione in un caseificio a Carbonara, in via Vittorio Veneto, sulla strada che porta a Ceglie del Campo, sotto la minaccia delle armi, incuranti della presenza di tanti avventori nel negozio, si sono fatti consegnare l’incasso della giornata.

I due, una volta preso il malloppo, sono fuggiti tra il panico di dipendenti e clienti dell’attività commerciale. Sul posto sono intervenuti gli agenti della sezione volanti della questura che dopo aver raccolto la denuncia hanno avviato le indagini partendo dall’acquisizione dei filmanti di video sorveglianza della zona. In contemporanea un altro colpo è stato messo a segno a pochi chilometri di distanza nell’area del centro commerciale Barimax”, alla zona industriale del capoluogo pugliese, dove un uomo con il volto travisato da un cappellino e armato di coltello è entrato in un negozio di abbigliamento. 


Anche in questo caso il locale era pieno di clienti. Il rapinatore brandendo la lama si è fatta consegnare da una delle cassiere i soldi, poi, è fuggito facendo perdere le sue tracce nel parcheggio dell’area commerciale. Anche in questo caso è stata sporta denuncia. In entrambi i casi il bottino è stato di diverse centinaia di euro. 
Non si esclude che questi colpi possano essere messi a segno da vere e proprie bande organizzate dedite alle rapine. Sicuramente oltre a chi materialmente commette il reato, gli inquirenti, sono certi, che ci siano, anche, dei complici basisti che fungono da palo per decidere il momento giusto nel quale commettere il colpo e avvisare di eventuali arrivi sul posto di pattuglie di forze dell’ordine e, infine, di autisti che aiutano il rapinatore nella fuga facendo allontanare dal posto, a bordo di un’auto o di una moto, nel più breve tempo possibile. 
Intanto si stringe la morsa delle forze dell’ordine introno al mondo degli spacciatori che con la loro attività alimentano il proliferare di rapine che servono ai tossicodipendenti per fare cassa finalizzata all’acquisto delle sostanze stupefacenti. 


Solo nell’ultima settimana, nella zona della stazione ferroviari di Bari, vicino a piazza Moro, la polizia ha arrestato tre uomini, uno di loro colto in flagranza di reato mentre spacciava e altri due, invece, mentre cercavano di rapinare, dei pochi spiccioli che aveva in tasta, un uomo senza fissa dimora. 

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